Di Anna Antonucci | 31 Agosto 2023
Quando si va in un ristorante, è legale avere una maggiorazione di costo se si chiede la modifica di un piatto? Scopriamo cosa c’è da sapere
Durante questi mesi, a causa dell’inflazione che sta portando i costi di ogni settore di mercato a costi esasperati, molti esercizi si sono visti dover alzare i loro prezzi al dettaglio. Che si tratti di benzina, la più discussa del momento, ai supermercati, a materiale per l’infanzia: tutto è in costante aumento. E oggi andare ad esempio, al ristorante con tutta la famiglia, può essere un’esperienza davvero molto costosa. E c’è da aggiungere, inoltre, che qualcuno se ne approfitta.
Soprattutto in questo periodo estivo, e in presenza massiccia di turisti, sono tante le segnalazioni arrivate riguardo a scontrini impazziti, con prezzi che hanno dell’assurdo in particolare per servizi che non richiedono, almeno pare, chissà quale gestione. Ma in caso di modifica di un piatto è lecito, da parte di un ristoratore, chiedere un costo aggiuntivo? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere e se è giusto alzare il prezzo in caso di modifica.
Costo aggiuntivo in caso di modifica: hanno ragione i ristoratori?
Durante questo periodo estivo, sono arrivate numerose segnalazioni riguardo a scontrini letteralmente impazziti. C’è chi si è visto aggiungere sul conto il taglio effettuato ad un tramezzino, per dividerlo in due, chi ha pagato un piatto vuoto in più, chi ha pagato due caffè a cifre astronomiche, o chi ha pagato un po’ di acqua da dare al cane. Insomma, i prezzi sembrano davvero compiere un valzer infinito, in cui i turisti sono costretti a pagare una volta presentato il conto.
Ma questi prezzi, in particolare quando si chiede una variazione al proprio piatto, sono leciti oppure no? Questa è una delle domande che più circola quando qualcuno si siede al ristorante. Talvolta c’è timore di chiedere la variazione di un piatto proprio perché si teme che questa possa comportare un certo sovrapprezzo. Dunque, è legale che un ristorante addebiti un costo maggiore alla variazione di un ordine? Bisogna seguire questa condizione.
Modifica del piatto: è legale?
Se un cliente chiede l’aggiunta di un ingrediente all’interno di un piatto, generalmente questo comporta un sovrapprezzo, grande o piccolo che sia. Questa pratica, notoriamente diffusa, è legale? Se è esplicitamente indicata sul menù, il ristoratore ha allora piena facoltà di poter addebitare il costo indicato. Questa è una condizione fondamentale, che mette al corrente il cliente sull’eventuale modifica. Questo vale in caso di aggiunta, ma laddove dovesse esserci qualche sottrazione di ingrediente?
Se si aggiunge aumenta, qualcuno penserà che se si sottrare un ingrediente, il prezzo diminuirà: non è così. La questione, infatti, non è tanto legata all’ingrediente quanto al processo che la cucina si vede modificato. L’organizzazione della cucina, infatti, per poter effettuare la modifica a quel piatto, deve cambiare la sua routine, implicando una deviazione, e di fatti un rallentamento. Questo è il motivo principale per il quale una modifica ad un piatto comporta un sovrapprezzo. A patto che, quest’ultimo, sia sempre indicato nel menù.
Parole di Anna Antonucci