Il risotto allo zafferano è un grande classico della nostra cucina, ma con questi suggerimenti del Masterchef 12 il risultato è speciale.
Gli appassionati di Masterchef si ricorderanno benissimo di Edoardo Franco, che ha vinto il titolo di Masterchef durante la dodicesima edizione del programma. Oggi il suo genio creativo lo possiamo vedere all’opera sui social, dal momento che Edoardo è solito deliziare i propri follower con ricette particolari da replicare a casa.
Prendiamo un grande classico della cucina italiana: il risotto allo zafferano. Da molti confuso col risotto alla milanese, il risotto allo zafferano si differenzia da quest’ultimo per l’assenza del midollo.
Nel risotto allo zafferano troviamo infatti solo riso e zafferano, oltre ovviamente ai classici ingredienti che usiamo per preparare i risotti, ad esempio brodo, burro e parmigiano.
Nella versione di Edoardo, invece, possiamo notare l’aggiunta di alcuni “ingredienti segreti” che hanno lo scopo di conferire al piatto un’aromaticità senza precedenti. In particolare al nostro chef piace aggiungere rosmarino e succo di limone. Ma quali sono i passaggi da seguire?
Per prima cosa scegliamo il riso giusto, quindi carnaroli o vialone nano. In queste varietà di riso troviamo un’alta concentrazione di amido (il responsabile principale della cremosità) e una bella resistenza alla cottura. Tostiamo dunque il riso a secco, in tal modo ne tireremo fuori gli aromi e inoltre faremo sì che i chicchi non si attacchino tra loro.
Nel frattempo mettiamo in infusione in acqua calda dei pistilli di zafferano, poi iniziamo a sfumare il riso con del brodo non appena lo sentiremo caldo al tatto. A questo punto aggiungiamo anche del rosmarino fresco tritato finemente e portiamo il riso a cottura, aggiungendo brodo mano a mano che il riso lo assorbe.
Verso fine cottura uniamo l’infusione di zafferano, poi spegniamo il fuoco e lasciamo riposare il riso per qualche secondo, prima di passare all’ultimo, fondamentale passaggio: la mantecatura. Quest’ultima va fatta con parmigiano e burro, ma a fiamma spenta, per evitare che il formaggio cagli.
Come tocco finale Edoardo aggiunge un’altra spolverata di rosmarino fresco tritato e del succo di limone, per dare al piatto un tocco di acidità. Lo stesso effetto si può ottenere ad esempio anche con il vino bianco. Che solitamente si usa per sfumare i risotti prima di passare alla cottura col brodo. Col limone, invece, si può aggiungere anche una nota di freschezza in più. E ora non resta che assaggiare il risotto allo zafferano nella versione di Edoardo!
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