Riso in bianco, il trucco per non incollarlo: verrà perfetto

Riso in bianco non colloso

Come cucinare il perfetto riso in bianco non colloso - buttalapasta.it

Con questo trucco la cottura per il riso in bianco sarà perfetta e non ci sarà alcun rischio di incollarlo, ecco tutto ciò che bisogna fare.

Il riso in bianco è uno dei piatti all’apparenza più semplici da realizzare ma che nasconde delle insidie perché è molto facile sbagliarne la cottura con il risultato di avere nel piatto un ammasso incollato che non è per niente appetibile. Di seguito, quindi, potrete scoprire un piccolo trucco molto efficace che vi permette di cuocere il riso nel migliore dei modi.

Per essere più precisi dovremmo parlare di trucchi al plurale, perché ce ne sono diversi, mettendoli in atto potrete gustare un piatto di riso in bianco buonissimo, con i chicchi ben sgranati e dal sapore appagante.

Come non far incollare il riso in bianco

Prima di tutto si parte dalla tipologia di riso, non tutti si adattano alla cottura in bianco quindi dovete sceglierli con cura. Per fare un esempio, il riso, che tutti sappiamo contenere una grande percentuale di amido, circa l’80%. Alcuni tipi di riso, quelli che chimicamente risultano essere composti da poco amilosio (una catena di zuccheri) andranno a rilasciare molto amido durante la cottura, favorendo quindi l’effetto vischioso tipico del riso colloso.

come cuocere il riso non colloso

Riso, un alimento nutriente e leggero che bisogna saper cucinare – buttalapasta.it

Va detto che questa caratteristica è perfetta se si vogliono fare dei dolci o delle minestre, o altre ricette in cui il chicco di riso cremoso è proprio richiesto. Invece per un primo piatto o un riso bianco al posto del pane come contorno è bene avere dei chicchi separati per poter godere al meglio della pietanza. Dunque bisogna cuocere del riso ad alto contenuto di amilosio.

Ma quali sono le varie tipologie di questo cereale e le migliori marche di riso? Possiamo dire che quelle adatte alla cottura in bianco, come anticipato, sono quelle che contengono più amilosio. La classificazione del riso in Italia è fatta per varietà. Sul pacco troverete scritto il nome come ad esempio Carnaroli, Ribe, Roma, Baldo, Arborio, Vialone nano, ecc. Un’altra classificazione dipende dalle dimensioni del chicco. Per cui in genere il lungo A si preferisce per i risotti e il lungo B per le insalate. Mentre il medio è per le minestre o i piatti tipici e il tondo per i dolci o il sushi.

Il riso adatto alla cottura in bianco che non diventa colloso è il lungo B, quello genericamente indicato per le insalate. Ottimi risultati si ottengono anche con il riso nero, tipo Venere, e con il riso rosso, che restano ben sgranati. Infine vi suggeriamo di leggere come cuocere il riso per scoprire proprio tutti i segreti per un piatto perfetto.

Parole di Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

Potrebbe interessarti