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Fatti di Cucina

Richiamo alimentare per ocratossina, si trovano in un prodotto che forse hai appena acquistato

Segnalazione importante per ocratossina, c’è un richiamo alimentare diffuso dalle autorità che i consumatori che hanno fatto la spesa qui non possono ignorare.

Un nuovo richiamo alimentare trova spazio nei comunicati recenti resi noti dal Ministero della Salute. Ora una circolare apposita è stata diffusa in queste ore e riguarda la presenza in livelli eccessivi di ocratossina A. L’ocratossina A è una micotossina prodotta da alcuni funghi del genere Aspergillus e Penicillium, che può contaminare una varietà di alimenti, tra cui cereali, frutta secca e vino. Questa sostanza è nota per i suoi effetti tossici sull’organismo umano, in particolare sul sistema renale, ma può anche avere un impatto negativo sul sistema immunitario e sullo sviluppo di alcune forme tumorali.

La sua presenza negli alimenti è regolamentata da normative europee, che stabiliscono limiti massimi per garantire la sicurezza dei consumatori. Alla luce di ciò, sia con questa notifica di richiamo alimentare per ocratossina che con quelle avvenute di recente per altri motivi, i consumatori sono invitati a prestare la massima prudenza. E ciò vuol dire che, se dovessero trovare corrispondenza tra le informazioni ricevute e la spesa fatta, devono restituire la merce coinvolta al punto vendita dove è stata effettuato l’acquisto. Per potere così ottenere un rimborso o la sostituzione a pari cifra di esborso. Qual è il prodotto sottoposto a richiamo alimentare per ocratossina?

Richiamo alimentare per ocratossina, il prodotto segnalato

Gli ispettori del Ministero della Salute e la catena di ipermercati Bennet hanno segnalato per questo motivo un lotto di fichi secchi provenienti dalla Turchia, commercializzati con il marchio della azienda Ventura. Questo richiamo è stato motivato dalla presenza di ocratossina A in concentrazioni superiori ai limiti consentiti dal Regolamento UE 2023/915. I fichi secchi in questione sono confezionati in pacchetti da 250 grammi, e il lotto coinvolto è identificato con il numero 350020356/2-11-486-24, con termine minimo di conservazione fissato al 06/2025.

La produzione di questo prodotto è stata curata dall’azienda turca Osman Akça A.Ş., il cui stabilimento si trova nella località di Köşk, nella provincia di Aydın. L’azienda ha prontamente avvisato i punti vendita ed i consumatori, raccomandando di non consumare i fichi secchi con il lotto specificato, per evitare possibili rischi per la salute.

Richiamo alimentare per ocratossina, il prodotto segnalato – buttalapasta.it Foto Ministero della Salute

Come detto, i consumatori devono essere informati sui rischi associati all’ocatossina A e su come riconoscere i prodotti potenzialmente contaminati. I fichi secchi, che sono spesso considerati uno snack salutare, possono nascondere insidie se non controllati adeguatamente. Bisogna prestare attenzione alle informazioni sui richiami e seguire le indicazioni fornite dai produttori.

Perché sorge la ocratossina

In caso di possesso del prodotto coinvolto nel richiamo, come pure già detto, i consumatori sono invitati a restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato. Questa precauzione protegge la salute dei consumatori. E rappresenta anche un passo importante per garantire la trasparenza e la responsabilità da parte delle aziende alimentari. Per ridurre al minimo i rischi legati all’esposizione all’ocratossina A, è consigliabile seguire alcune buone pratiche. Innanzitutto, è importante acquistare prodotti da produttori affidabili.

E controllare sempre le etichette per eventuali avvisi o richiami. Poi occorre conservare correttamente gli alimenti e prestare attenzione alla loro data di scadenza. Cosa che può contribuire a mantenere la qualità e la sicurezza dei cibi consumati. La questione dell’ocratossina A non è isolata. Essa riflette una problematica più ampia legata alla sicurezza alimentare e alla necessità di controlli rigorosi lungo tutta la filiera produttiva.

Perché sorge la ocratossina – buttalapasta.it

La contaminazione da ocratossine emerge spesso nelle fasi di stoccaggio della merce alimentare in ambienti poco salubri. Come spesso lo sono alcuni magazzini – soprattutto al di fuori del territorio dell’Unione Europea. Le istituzioni e le autorità sanitarie devono continuare a monitorare la presenza di micotossine negli alimenti. Garantendo che i limiti stabiliti vengano rispettati e che i consumatori siano adeguatamente informati. Da qualche giorno infine c’è un altro richiamo alimentare per Salmonella come causa importante riconosciuta.

Salvatore Lavino

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