Le maruzzelle o lumachine di mare erano considerate quasi come uno scarto dai pescatori, poi, visto che ottenevano molto successo quando venivano offerte come una zuppa nelle osterie e trattorie, si decise di allevarle. Ma sapete cosa utilizzavano nei tempi non “troppo antichi” per allevarle?….carne di cavallo, di capra o di pecora ..insomma, di un animale morto che quando andava in putrefazione immerso nell’acqua attirava le lumachine. Ma questa tecnica, secondo me molto disgustosa, è stata completamente dimenticata anche se, alcuni allevatori, per attirare le maruzzelle, usano pezzi di baccalà o di altri pesci. Secondo una antica tradizione mangiare le lumachine serve ad evitare litigi e tradimenti e questo piatto era tipico per la ricorrenza di San Giovanni il 24 giugno, il giorno dei sortilegi amorosi e dei riti delle streghe. Da non dimenticare che a questi gustosi frutti di mare il grande Renato Carusone ha dedicato una canzone……maruzzella…maruzzè….. Una raccomandazione: le lumachine al momento dell’acquisto devono essere vive, toccatele con un dito, se si ritraggono nel guscio sono fresche, morte potrebbero essere tossiche.
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