Hai mai sentito parlare della frittura leggera? Un metodo professionale che molti chef seguono: il risultato sarà a dir poco straordinario!
Ci avviciniamo a uno dei periodi più magici di tutto l’anno perché potremo finalmente riunirci tutti attorno alla tavola in famiglia e perché no, anche con gli amici, gustando tutti i manicaretti preparati con cura e devozione. Si scambiano i regali, si canta, si scherza e si ride, di gusta un buon vino e infine si chiudono le danze con i dolci più tipici natalizi. Ovviamente la tradizione italiana prevede diversi piatti in base alle giornate di festa che vivremo.
Ad esempio si è soliti creare il menù con pietanze a base di carne per il 25 dicembre, mentre per la Vigilia di Natale si predilige il pesce: cozze gratinate, crudi di salmone, spada e tonno, poi ancora tartine al tonno, gamberi in tempura o arrostiti, spaghetti con le vongole e l’immancabile fritto misto di mare, che piace sempre a tutti. Certo, friggere per diverso tempo con tutto quello che abbiamo ancora da fare può risultare un po’ seccante, specialmente perché la frittura deve essere sempre controllata e spesso genera schizzi fastidiosi sulle piastrelle della cucina e persino sui vestiti.
Ma avete mai sentito parlare della frittura leggera? Una tecnica che molti chef tendono ad utilizzare quando bisogna cuocere diverse pietanze in poco tempo, evitando quindi di sporcare i vari top cucina come fornelli e piastrelle stesse. Inoltre risulta persino più sana rispetto alla classica ad immersione. Perché non la scopriamo subito insieme?
Gli alimenti fritti sono sempre il must per quanto riguarda sapore e consistenza: grazie al metodo ad immersione, l’olio garantisce ad ogni alimento croccantezza esterna e tenerezza al cuore, con un risultato a dir poco goloso. Possiamo friggere di tutto, dalle verdure alla carne, al pesce e persino i dolci. Certo, la frittura a immersione non farà male a nessuno una volta ogni tanto, tuttavia per le feste potremmo vagliare l’ipotesi di cambiare un po’ la musica.
Avete mai sentito parlare della frittura leggera? Questa è una tecnica poco conosciuta nelle cucine casalinghe, invece piuttosto usata in quelle professionali perché garantisce l’effetto fritto(seppur con qualche differenza nel sapore) ma allo stesso tempo non unto e con una leggerezza maggiore. Ma cosa intendiamo per frittura leggera?
In questo caso sarà il forno il nostro fornello. Difatti la frittura leggera viene eseguita in toto all’interno del vano, posizionando la teglia o la pirofila proprio al centro. I forni di nuova generazione potrebbero addirittura possedere già il comando ‘frittura‘, questo perché il calore generato all’interno del forno si propaga in modo omogeneo. Se invece abbiamo un classico forno elettrico, ricordiamoci innanzitutto di preriscaldarlo a 200° almeno 30 minuti prima dall’inizio della frittura. Impostiamo il comando calore sopra e sotto con ventola azionata.
Per friggere invece procediamo in questo modo: versiamo in una padella abbondante olio di semi di arachide e portiamolo a una temperatura di circa 140°(aiutandoci con un termometro), dopodiché versiamolo con molta attenzione all’interno di una pirofila. Adagiamo all’interno i nostri cibi da friggere, siano essi polpette di carne o pesce, baccalà impastellato, cotolette, verdure miste. Inseriamo subito la pirofila in forno e cuociamo il tutto per un minimo di 30 minuti e un massimo di un’ora. Ogni tanto mescoliamo con una schiumarola gli ingredienti.
Ecco la frittura leggera! Il calore del forno con la ventola azionata emulerà perfettamente l’effetto frittura, l’olio tenderà a ‘bollire‘ grazie alla temperatura interna e friggerà i nostri cibi. Basterà poi sfornare il tutto e scolare su carta assorbente. Provateci perché funziona davvero!
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