Il celebre cocktail è uno dei più amati al mondo e pochi hanno provato a cambiarlo. Ecco l’ingrediente in grado di trasformarlo!
Il Margarita è senza dubbio uno dei cocktail più amati. La prima codifica arriva solo nel 1953, grazie alla rivista Esquire che in un suo articolo ne riporta la formula ufficiale. La ricetta, a differenza del nome, è invece presente già dagli anni Trenta, e consisteva in un quarto di succo di lime o limone, un quarto di Cointreau e, ingrediente fondamentale, un quarto di Tequila. Originario del Messico, la tequila è un superalcolico ottenuto dalla distillazione del frutto dell’agave, una pianta molto comune nei paesi caldi bagnati dal mare.
L’altra prova delle origini messicane del Margarita è il bicchiere, a forma di sombrero rovesciato, tipico dei locali d’epoca della zona. Il cocktail ha riscosso un notevole successo in tutto il mondo, dando origini a molte varianti della ricetta principale. Probabilmente all’inizio il Margarita era solo un evoluzione del classico drink messicano a base di Tequila e sale, che veniva alleggerito e reso più fresco con l’aggiunta di lime. Solo in seguito vennero aggiunti altri ingredienti, come il Triple, che aveva il compito di ammorbidire e rendere più elegante il gusto forte e deciso della tequila.
Per gustare al meglio un Margarita, è importante consumarlo subito dopo averlo preparato. Tuttavia da diversi anni, molti bar preparano cocktail da asporto, studiati ad hoc per rimanere sostanzialmente uguali a se stessi con il passare del tempo. Questo cocktail deve essere servito ben freddo. È importante raffreddare il bicchiere con dei cubetti di ghiaccio oppure tenerlo in frigorifero fino al momento del servizio.
Chi ama sperimentare in cucina, ama proporre ai propri commensali ricette rivisitate e originali. Trasformare il Margarita in un cocktail completamente diverso, è possibile con un solo ingrediente.
Per realizzare la versione rivisitata del Margarita, serviranno la classica Tequila, il succo di lime o limone, il Cointreau e, in aggiunta, un quarto di Rum. Dopo aver mescolato per qualche minuto, l’evoluzione del Margarita sarà pronta da gustare.
La presenza del Rum nel cocktail aggiunge un retrogusto di zenzero e di chiodi di garofano estremamente piacevole, perfettamente equilibrato con l’acidità del lime. Per chi ama le note leggermente più dolci, è possibile aggiungere una miscela di frutta con miele o, in alternativa, qualche goccia di sciroppo di zucchero o di acero per unire i sapori. In qualunque modo venga servito, il Margarita rimane uno dei cocktail più adatti ad ogni occasione.
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