Quasi nessuno lo sa, ma al sedano bisogna rimuovere questa parte: rischi di rovinare le tue ricette

Pulire il sedano in cucina

Scopri come pulire il sedano e quale parte togliere. - foto unsplash.com - (buttalapasta.it)

Quando compri il sedano prima di cucinarlo devi sapere come pulirlo e quale parte rimuovere, o rovinerai le tue ricette. 

Tra gli ortaggi più usati in cucina accanto alle cipolle troviamo il sedano. Si usa spesso come base del soffritto, per preparare il brodo vegetale o anche crudo e tagliato  a fettine da mangiare con un po’ di pinzimonio. Le sue proprietà benefiche sono diverse, ma è noto prima di tutto per essere un alimento a calorie negative, ovvero masticarlo richiede più energia di quanta ne fornisce.

Oltre ad essere leggerissimo contiene la sedanina, una sostanza che aiuta a digerire, e rappresenta una buona fonte di sali minerali. Tra questi il fosforo, il calcio e il magnesio, essenziali per il metabolismo e la salute di ossa e muscoli. Queste proprietà accomunano le principali tipologie di sedano che troviamo in commercio accanto a quello verde classico, come il sedano bianco e la varietà nana, più piccola.

Per poter utilizzare questo ortaggio come si deve serve però sapere come ripulirlo e quali parti della pianta scartare prima di cucinarlo. Al supermercato spesso si trova il sedano già ripulito e affettato, ma se lo si acquista dal fruttivendolo  invece serve prima di tutto lavarlo bene sotto l’acqua del rubinetto. Dopodiché bisogna munirsi di coltello e tagliere.

Come pulire il sedano

Sia che lo si voglia usare per un soffritto sia che si intenda usarlo crudo come snack per pulire il sedano occorre separare foglie e gambo. Per farlo basta eseguire un’incisione con una lama ben affilata alla base del gambo. Se ci sono più gambi uniti fra di loro conviene staccarli tirandoli con delicatezza fino a separarli del tutto, in modo che tagliarli poi risulti più facile.

Sedano ripulito e tagliato

I gambi ripuliti dal sedano saranno verdi e senza foglie. – foto pixabay.com – (buttalapasta.it)

Una volta rimosse le foglie c’è un’altra parte dell’ortaggio che va tagliata, ovvero la base del gambo che risulta più chiara e di consistenza più dura. A questo punto si rimane con del sedano dal colore verde uniforme e si può passare ad affettarlo con il coltello se si intende cuocerlo con altre verdure. Per il soffritto risulta più comodo invece sminuzzarlo con la mezzaluna.

Gli scart avanzati dalla pulitura dei gambi però possono tornare utili per altre ricette. Le foglie si possono tenere da parte per preparare del pesto a base di sedano, dove andranno a sostituire il basilico. La parte bianca del gambo invece può tornare utile per preparare del brodo vegetale casalingo, insieme a carote e cipolle.

Parole di Nausicaa Tecchio

Laureata in Biologia Evoluzionistica, ho iniziato a scrivere come redattore all'interno di un blog universitario di attualità, per poi farne una professione parallela. Nel privato scrivo racconti thriller ispirati a casi di cronaca reale, uno dei quali è stato pubblicato nell'antologia "Racconti nella Rete 2023". Lavoro anche come tutor didattico per gli studenti delle superiori e dell'Università, che seguo nelle materie di Matematica, Biologia e Chimica.

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