Antonino Cannavacciuolo è lo chef più amato e conosciuto d’Italia, ma quanto guadagna con i suoi ristoranti?
Gli italiani lo hanno conosciuto come il gigante buono che aiuta i ristoratori in difficoltà a trovare la strada del successo in ‘Cucine da incubo’, quindi ne hanno apprezzato la preparazione e la rigidità a Masterchef Italia e oggi lo considerano uno di casa. Antonino Cannavacciuolo è senza dubbio lo chef più conosciuto e amato d’Italia, non tanto per le sue abilità ai fornelli, per la sua sensibilità, la sua aria bonacciona e la sua simpatia.
Viene da chiedersi se tanto successo corrisponda poi all’effettiva qualità e in tal senso a darci una conferma è la pregiata guida Michelin. Nella sua ormai lunghissima carriera, infatti, Cannavacciuolo ha ottenuto ben 7 stelle Michelin: tre con il suo primo ristorante, Villa Crespi, una il Cannavacciuolo Café & Bistros di Novara, una con il Bistro Cannavacciuolo di Torino, una con il Cannavacciuolo Countryside di Ticciano, frazione di Vico Equense, e una con Cannavacciuolo Vineyard di Casanova, frazione di Terricciola.
Se le stelle non dovessero bastare a convincervi, forse potrebbe convincervi la classifica stilata da World Rating che lo ha inserito nella top ten degli chef migliori del nostro Paese. Insomma una fama decisamente meritata che però non fa cullare troppo Antonino che per natura è un lavoratore ed un perfezionista e che nel tempo ha imparato anche ad essere un lungimirante imprenditore.
Quello di Antonino Cannavacciuolo è ormai un vero e proprio impero e non potrebbe mai gestire tutto da solo. Attualmente infatti è proprietario al 40% della Antonino Srl, al 40% di Laboratorio Cannavacciuolo Srl e al 50% di Cannavacciuolo Bistrot, ma tutto rimane comunque in famiglia, visto che ad aiutarlo è principalmente la moglie Cinzia Primatesta.
La gestione e i ricavi di queste società, proprietarie anche dei suoi ristoranti, sono suddivisi equamente tra lui e la moglie: Cinzia possiede il 50% della Antonino Srl (il restante dieci è della società Cannavacciuolo Consulting Srl), il 45% di Laboratorio Cannavacciuolo Srl (il restante è della società Ca.Pri. Srl sempre dei due coniugi) ed il 50% di Cannavacciuolo Bistrot.
Per quanto riguarda i ricavi, lo scorso anno Antonino Srl ha fatturato 762mila euro, mentre ben più sostanziosi sono i ricavi delle altre due società: la Laboratorio Cannavacciuolo Srl ha ottenuto guadagni pari a 2,2 milioni di euro e la Cannavacciuolo Bistrot pari a 2,3 milioni. Non è chiaro se tra i ricavi dichiarati ci sono anche quelli derivanti dai contratti televisivi e da quelli pubblicitari. Se così non fosse a queste cifre bisognerebbe aggiungere ulteriori ricavi.
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