Tra i piatti forti della tradizione romana. La carbonara, nella versione della Sora Lella. I prezzi, per molti sono davvero incredibili.
Perdersi tra le strade di Roma, tra le meraviglie di una città senza tempo è ciò che forse più di ogni altra cosa amano fare i turisti e non solo. Il contatto con l’eterno, che da sempre in un modo o nell’altro accompagna i visitatori è quanto di più incredibile possa esserci.
Storia, cultura, tradizioni, tutto si mescola in un una valanga di emozioni, sensazioni specifiche e anche, perché no, sapori. Il tratto capitolino, è talmente imponente e complesso da fornire in modo assolutamente impeccabile irresistibile, specifici spunti gastronomici.
La tradizione, in questo senso, offre una abbondanza di piatti e ricette specifiche. Amatriciana, carbonara, coda alla vaccinara ecc. Proprio nel caso della celeberrima pasta alla carbonara, c’è da specificare che in molti casi possono trovarsi versioni particolari, più o meno vicine proprio a quella che possiamo definire tradizione.
Tra i luoghi letteralmente imperdibili per ogni turista c’è di certo la “Trattoria della Sora Lella“, il luogo in cui si propongono le ricette e le intuizioni in chiave assolutamente romanesca di una delle icone della città, Elena Fabrizi. Cuoca, ristoratrice, attrice, nota a tutti per i ruoli interpretata come nonna di Carlo Verdone, in alcuni suoi film.
I luogo in cui sorge la nota trattoria, meta di centinaia e centinaia di turisti ogni giorno è l’Isola Tiberina, praticamente, il cuore di Roma. Il menù, è quello della tradizione cittadina, un assaggio di ciò che da quelle parti vuol dire, nel vero senso della parola, mangiare. Il locale, oggi, è considerato praticamente un cult per quel che riguarda l’esperienza culinaria, considerata l’esperienza e la missione specifica di colei che ha dato vita a tutti e che oggi vede i suoi nipoti, dal momento della sua scomparsa, prendersi cura di quella che possiamo considerare una vera e propria eredità.
Pasta alla Carbonara, Amatriciana, Gricia e Cacio e pepe, ma non è tutto, lo stesso menù, in questo caso offre una serie di imperdibili ricette in cui rivedere, riassaporare tutto quel che a Roma vuol dire tradizione. I prezzi, secondo alcuni, sono da ritenersi mediamente alti. L’esperienza, però, stando ai pareri della stragrande maggioranza dei visitatori, è realisticamente senza eguali.
Per un piatto di pasta alla carbonara, per esempio, con uova bio raccolte a mano, guanciale di maiale dei Monti Sibillini e Pecorino Romano DOP, si può arrivare a spendere circa 20 euro, con i primi piatti che nel complesso partono da un minimo di 18 euro fino a un massimo, per l’appunto di 20.
I secondi piatti, anch’essi testimonianza più che mai pratica della tradizione culinaria romana, invece partono da un minimo di 20 euro fino a un massimo di 30 euro. Un menù completo, in stile all inclusive, ha un costo di 60 euro. Provare per credere, insomma, sempre e comunque.
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