Di Claudia Manildo | 12 Giugno 2024
Sicuramente non starete bevendo il giusto quantitativo di acqua, ma sapete qual è la quantità giusta per persona? Non è così scontato.
L’acqua è il nostro miglior alleato, l’ingrediente principale per stare bene, e per tenere organi in salute, pressione stabile ed evitare diversi scompensi. Quando si beve poco, anche se non ce ne si accorge, si stanno facendo danni immani al proprio corpo. Gli organi tendono a infiammarsi più velocemente, a funzionare male e a invecchiare prima.
Nonostante i danni della poca assunzione dell’acqua siano tantissimi, non si dà il giusto peso alla questione, perché la maggior parte delle persone non beve il giusto quantitativo ripetuto tante volte dai medici. Idratarsi non è essenziale solo d’estate, quando i Tg consigliano di bere per via del caldo e per evitare gli svenimenti, anche nel resto dei mesi è buona abitudine introdurre nel corpo un giusto quantitativo di acqua per evitare che tutte le funzionalità del nostro corpo peggiorino.
Mal di testa, spossatezza, dolore in fondo alla schiena, sotto tutti sintomi che possono riferirsi a una sbagliata assunzione di liquidi nel corpo. In un recente video pubblicato canale YouTube dell’urologa Dr. Rena Malik, si affrontano alcuni miti sull’acqua e l’idratazione, a partire dall’idea sbagliata che se bevi di meno, dovrai fare pipì meno spesso. La dottoressa dà tutte le indicazioni per evitare assunzioni sbagliate.
Quanto bisogna bere al giorno per essere in salute
“Bere troppa poca acqua rende la tua urina molto concentrata“, spiega l’urologa. “Quell’urina concentrata può effettivamente agire come un irritante della vescica. Ciò significa che potresti avere la sensazione di dover andare più frequentemente o più urgentemente”. La dottoressa poi spiega quale sarebbe la giusta quantità d’acqua da assumere tutti i giorni per evitare dolori ai reni o continue infiammazioni del tratto vescicale.
Gli otto bicchieri d’acqua al giorno comunemente citati, secondo l’urologa, non sono per forza il volume ideale. Per esempio, il 20% dei liquidi che ingeriamo proviene già dal cibo, quelli si vanno a sommare a tutte le bevande quali il caffè, il succo e via discorrendo.
Per questo la regola dei bicchieri non è la più efficace. Il modo migliore per capire quando è il momento di bere, è ascoltarsi. Quando si sente anche un minimo istinto che richiede acqua, bisogna fare qualche sorso. Aspettare di avere quella sete infinita da dover correre all’acquisto di una bottiglia d’acqua anche quando si è in giro, è sbagliato, abbiamo già affaticato troppo il nostro corpo.
Parole di Claudia Manildo
Giornalista pubblicista e content editor, sono laureata all'Università di Siena in Comunicazione e all'Università di Parma in Giornalismo e Cultura Editoriale. Scrivere, oltre che un lavoro, è una missione quotidiana. Sono editor e correttore bozze freelance e nel tempo libero recensisco libri. Appassionata di sociologia e di interazione uomo-macchina, nel 2022 ho pubblicato il mio primo saggio per deComporre Edizioni.