Di Romana Cordova | 24 Aprile 2024
L’intolleranza al lattosio interessa moltissime persone: ecco lo studio che informa su come prevenirla e contrastarla efficacemente.
Un ampio numero di persone manifesta i disturbi tipici dell’intolleranza al lattosio. Spesso non viene scoperta subito, ma solo dopo un poì di tempo di osservazione e analisi dei fastidi. Si tratta di un problema che sta diventando sempre più comune e diffuso.
Si calcola che circa il 20% degli italiani soffre di intolleranza al lattosio ed è un fenomeno che si dimostra in aumento rispetto alle stime di anni fa. Cosa provoca questa intolleranza e in cosa consiste esattamente? Nello specifico l’intolleranza al lattosio è la difficoltà a digerire lo zucchero, il lattosio, appunto, presente nel latte e nei suoi derivati. La causa è determinata da un’enzima, il lattasi, che è prodotto dall’intestino tenue e scinde il lattosio in glucosio e galattosio.
Se l’enzima è in scarsa quantità si verifica un accumulo del lattosio che richiama altri liquidi e i batteri intestinali lo fermentano producendo gas e quindi i sintomi tipici, come il gonfiore addominale, il meteorismo e il mal di pancia.
Come combattere l’intolleranza al lattosio con le nuove scoperte scientifiche
Secondo uno studio scientifico riportato dalla rivista Focus uno stile di vita scorretto e una dieta malsana e poco equilibrata possono favorire l’insorgenza dell’intolleranza al lattosio. Questo avviene perché una cattiva alimentazione va a modificare la flora batterica intestinale e altera la capacità di tolleranza dei cibi. L’intestino tenue sè sottoposto ad un processo infiammatorio e la produzione dell’enzima lattasi viene interrotta o diminuita.
È possibile perciò diventare intolleranti al lattosio in un determinato periodo della vita e non esserlo sempre stato. Ci possono essere casi in cui l’enzima lattasi manca fin dalla nascita per questioni genetiche oppure altri casi in cui la sua produzione diminuisce progressivamente nel corso degli anni. L’intolleranza al lattosio infatti si verifica più spesso nella primissima infanzia o nella fase adulta della vita.
Inoltre, c’è da considerare anche che l’enzima lattasi viene prodotto dall’organismo anche in correlazione con la quantità di lattosio consumato. Se si fa uno scarso consumo di latticini, o se questo viene interrotto completamente per un periodo più o meno ampio di tempo, anche la produzione di lattasi si modifica. È possibile che si verifichi una produzione insufficiente di questo enzima e quindi subentrino i sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio.
Ma può succedere anche l’esatto opposto ovvero che il corpo si abitui a reintrodurre il lattosio. La Purdue University degli Stati Uniti ha effettuato una ricerca mediante la quale ha scoperto che adulti che erano intolleranti hanno potuto allenare il loro intestino introducendo gradualmente piccole quantità di lattosio fino a raggiungere una completa tolleranza. È perciò possibile prevenire l’intolleranza con una dieta sana ed equilibrata che non preveda dosi eccessive di lattosio e in caso sia già in atto abituare progressivamente l’organismo a superarla. Ma per questo è opportuno farlo sotto controllo e indicazione medica.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.