Quando calare davvero la pasta in cottura? Hai sempre sbagliato a farlo in tutta la vita

spaghetti bolliti

Quando calare davvero la pasta in cottura? Hai sempre sbagliato a farlo in tutta la vita - buttalapasta.it

Calare la pasta in cottura è una di quelle operazioni per gli italiani più semplici e consuete, ma forse abbiamo sempre sbagliato tutto: ecco la verità!

La pasta sta agli italiani come la pittura a olio sta agli impressionisti, bisogna proprio ammetterlo: per noi anche solo un piatto di spaghetti semplici semplici al pomodoro è pura emozione, si gustano dal primo all’ultimo e si fa persino la scarpetta col pane(carboidrati con carboidrati, per qualcuno eresia, per noi insulto al sugo), per non parlare poi di tutte le preparazioni farcite come cannelloni e lasagne, vera e pura arte culinaria. Ovviamente la pasta va cotta in acqua bollente e siamo soliti riempire la pentola, attendere l’ebollizione, salarla e poi calare il formato scelto.

Ma se vi dicessimo che forse abbiamo sempre sbagliato tutto? Che non è questo il momento perfetto per calare la pasta, bensì un altro? Assurdo potreste pensare, tutta la Penisola va così da una vita! Effettivamente sì, eppure sembra che alcune regole vogliano un’altra specifica operazione. Non ci resta che scoprirla e ve lo anticipiamo, potreste rimanere persino scioccati!

Quando calare davvero la pasta nell’acqua di cottura: non è affatto come sembra

Ogni italiano che si accinge a preparare un piatto di pasta lo saprà bene: si riempie la pentola con l’acqua, si porta sul fuoco nel fornello medio e intanto in quello più grande si soffrigge cipolla, sedano, carota o aglio per preparare un sughetto veloce. Non appena l’acqua arriverà al bollore si calerà il formato scelto e si scolerà al dente direttamente in padella, ultimando la cottura magari con un mestolo della stessa acqua di cottura.

spaghetti cotti con mestolo

Quando calare davvero la pasta nell’acqua di cottura: non è affatto come sembra – buttalapasta.it

Un’operazione di routine, che gli italiani fanno al pari di quando si guida, si mangia, ci si veste o ci si lava. Neppure ce ne accorgiamo! Eppure sembrerebbe che la verità possa essere anche un’altra. Chiariamo sin da subito che non è affatto sbagliato attendere la piena ebollizione dell’acqua, arrivando ai 100° la pasta cuocerà in circa 5/8 minuti in base al formato scelto, ma anche alla qualità della farina usata. Solitamente quelle fresche o ripiene cuociono più velocemente rispetto alle secche. Ma se vi dicessimo che è possibile fare anche in un altro modo?

Pasta da cuocere, un altro metodo che funziona e fa risparmiare

Le nostre mamme, così come le nostre nonne, ci hanno sempre abituato a pensare che la pasta cuocia solo a completa ebollizione, quindi ai 100° raggiunti, ma non è propriamente così. Difatti è possibile iniziare a cuocerla anche quando l’acqua arriverà ad una temperatura compresa tra gli 80° e gli 85°. Pertanto potrà essere calata nel momento in cui ci accorgiamo della presenza delle piccole bollicine sul fondo. Perché dovremmo farlo adesso, potreste pensare voi?

spaghetti in acqua bollente

Pasta da calare nell’acqua, un altro metodo che funziona e fa risparmiare – buttalapasta.it

Semplicemente nell’ottica di un piccolo risparmio: sia che la nostra cucina funzioni a gas cittadino o a bombola, in base alla presenza di coperchio, di grandezza della pentola e quantità di acqua all’interno, potremmo sprecarne davvero tanto. In passato avevamo già visto il risultato della cottura a fuoco spento, andato virale su molti social, ma abbiamo anche voluto provare questo metodo di cottura a 80° e possiamo dirvelo, ha funzionato alla grande.

Con il cronometro in mano quindi, come risultato finale ci siamo accorti di aver risparmiato ben 5 minuti di cottura che solitamente spenderemmo attendendo il raggiungimento dei 100°. Facendo questo ogni giorno, 5 minuti risparmiati a pranzo e cena sono ben 10 minuti, che in una settimana equivalgono a 70 minuti risparmiati di gas. Una bella differenza, non trovate? Ovviamente nessuno ci vieta di cuocere la pasta con il metodo classico, ma questo trucchetto potrebbe tornarvi utile nel caso in cui vogliate risparmiare sulle bollette, provatelo!

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

Potrebbe interessarti