Quale olio presenta caratteristiche più dietetiche e perciò risulta con meno calorie? Non è quello che tutti pensano!
L’olio è il principale condimento per la maggior parte dei cibi salati. Usato a freddo o inserito in soffritti rappresenta l’ingrediente più usato per condire, soppiantando di molto il burro, vecchia tradizione soprattutto in certe zone d’Italia, ormai in netto disuso.
Tra i vari tipi di olio spicca certamente quello d’oliva e in particolare la versione extravergine perché più delicato e versatile. Se l’olio di semi, di girasole o di arachide o di semi misti, è usato prevalentemente per le fritture, perché garantisce una buona leggerezza, maggiore rispetto all’olio d’oliva, quest’ultimo è la scelta principale certamente nella dieta mediterranea.
Per quanto riguarda il livello calorico dell’olio d’oliva, è considerato abbastanza leggero o qualche altra tipologia di olio può essere ritenuta più adatta se si segue un regime alimentare con poche calorie come una dieta dimagrante?
L’olio d’oliva in realtà ha un alto potere calorico. Seppur molto salutare, non deve essere consumato in qualità elevate. Si calcola che 100 ml di olio d’oliva contiene circa 862 chiloalorie. Sono tanti però i valori nutrizionali buoni e importanti che ci sono nell’olio d’oliva. L’extravergine ha una quantità davvero minima di colesterolo e invece molti polifenoli, vitamina E, beta-carotene e ferro.
Un cucchiaino d’olio extravergine d’oliva e quindi circa 4 ml corrisponde a circa 40 chilocalorie. Si arriva ai 10 ml circa di un cucchiaio che corrispondono a 82 chilocalorie. Quando si parla di “giro d’olio” e si intende quello versato a filo in quantità che può ovviamente oscillare da caso a caso, rientra comunque in una quantità generalmente inferiore al cucchiaio.
I nutrizionisti consigliano per una dieta equilibrata in una persona sana e di peso normale il consumo di circa 20 ml di olio extravergine al giorno che corrisponde a circa 2 cucchiai e a 172 chilocalorie. L’olio d’oliva però non è quello considerato meno calorico tra gli oli esistenti. Ce n’è un altro tipo a cui spetta questo primato. Si tratta dell’olio di cocco. Le calorie presenti nell’olio di cocco, seppure sono solo leggermente inferiori a quelle dell’olio d’oliva lo fanno classificare come un prodotto più dietetico.
Si considera che 100 ml di olio di cocco contenga 824 chilocalorie, un quantitativo quindi di poco più basso. Peraltro i suoi acidi grassi sono quasi completamente saturi e questo determina un maggior impatto a livello cardiovascolare. Qualcosa di simile accade anche con il burro, che sebbene abbia un quantitativo calorico inferiore e su 100 g di prodotto il contenuto di chilocalorie si aggira su 715, ha però grassi saturi e colesterolo che lo rendono di conseguenza meno salutare.
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