I cibi sott’olio sono spesso un valido salva pasto, perché hanno scadenze molto lunghe, ma attenti a questo dettaglio: se lo noti vanno gettati!
Carciofini, pomodori secchi, funghetti, melanzane, tutti sotto’olio: e chi più ne ha più ne metta. Chi, dovendo organizzare una festa, non ne ha comprate quantità industriali e poi si è trovato a doverne conservare gli avanzi in dispensa? Nella maggior parte dei casi, vengono poi consumati in breve tempo, ma a volte, ammettiamolo, vengono dimenticati e tirati fuori dopo molto tempo.
Nove volte su dieci non si pongono problemi: l’olio conserva a lungo il cibo che ricopre nei barattoli, le conserve, e tutto ciò che fa parte della schiera dei sott’oli, e quindi mangiare questo tipo di cibo non comporta alcun problema. Ma raramente, succede che anche i cibi sott’olio si guastino, e se questo accade può essere un grosso problema perché i danni sul corpo umano possono essere molto gravi.
Il rischio maggiore per i cibi sott’olio andati a male, infatti, è che vengano infettati da un batterio che si chiama botulino, potenzialmente letale per l’essere umano o comunque capace di causare danni molto grossi all’organismo. Ma la buona notizia esiste: ci sono dei segnali che consentono di riconoscere a occhio nudo se il cibo sott’olio è stato contaminato.
Paralisi del muscoli, danni al sistema nervoso, danni permanenti all’organismo: sono solo alcune delle conseguenze dell’ingestione di cibi contaminati da botulino. Uno dei batteri più pericolosi che si conoscano, che prolifera molto velocemente nei sott’olio proprio perché l’olio di conservazione crea un ambiente anaerobico che ne favorisce la crescita.
I segnali per riconoscere i cibi contaminati da botulino, che è insapore, sono abbastanza semplici da decodificare. In primis, va controllato se il tappo del barattolo è gonfio: in quel caso è verosimile pensare che il cibo sia andato a male. Anche l’odore può aiutare: il botulino infatti è insapore ma quando contamina dei cibi, l’odore cambia e diventa molto pungente.
Colore e macchie possono essere indicativi di una contaminazione da botulino: quindi se ci accorgiamo che il cibo ha cambiato colore o è ricoperto di macchie, allora è molto probabile che sia guasto e che quindi non sia il caso di mangiarlo. Ma il botulino è molto insidioso e potrebbe anche non dare questo tipo di “sintomi“, e allora c’è una quarta caratteristica che indica che il cibo è andato a male: la consistenza. Attenzione anche a questo fattore.
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