Il torrone è una delle più buone specialità dolciarie della nostra bella Italia, ma soprattutto in Sicilia se ne trovano di gustosissimi.
La nostra penisola possiede delle ricchezze gastronomiche davvero uniche nel loro genere. L’Italia e le sue regioni sono talmente diversificate, tanto che si spazia tra le varie prelibatezze salate e dolci, partendo dal nord al sud, passando per il centro e le grandi isole. Non si tratta solo di pasta, carne, pesce, verdure, frutti ma qui si parla anche di specialità dolciarie le quali sono sempre di più il vero fiore all’occhiello della nostra Italia.
Basti pensare in particolare alla Sicilia, la quale è davvero ricca in questo senso. Non si tratta solo di cannoli, oppure cassate, ma anche di un’altra specialità davvero molto gustosa e che soprattutto in questo periodo dell’anno di preparazione al Natale si trova spesso sulle tavole imbandite. Anche se in ogni momento dell’anno è sempre un’ottima e succulenta idea tagliarne una bella fetta.
Si sa le mandorle e i pistacchi sono una caratteristica della Sicilia e anche nei buonissimi torroni se ne trovano delle tracce ben evidenti. Vi sono due tipi di consistenze: una morbida e l’altra dura. La bontà non cambia, è solo una questione di gusto. Non tutti sanno che nell’ Ottocento la città di Caltanissetta in Sicilia, era considerata la Città del Torrone. Si producevano torroni a pasta dura oppure friabile, a base di pistacchi, miele, mandorle, zucchero e albume d’uovo.
Quella dei torroni quindi è una antica tradizione della Sicilia e “profuma” davvero di antico. Gli ingredienti e i procedimenti di preparazione utilizzati allora ancora oggi fanno parte della produzione dei torroni siciliani. Vengono preparati in una caldaia dal forno di rame. Dopo una attenta preparazione degli ingredienti, stesura dell’impasto e successiva raffreddatura sui telai, si procede al taglio in vari pezzi, più o meno grandi.
Caltanissetta vanta quindi una grande storia per la produzione di torrone, visto che nell’ Ottocento vi erano ben otto torronifici nella città che “profumavano” letteralmente di storia e tradizione, la stessa che oggi ci riporta indietro di qualche secolo. Attualmente ne sopravvive solo una di queste attività di produzione del torrone siciliano. Si tratta del Torronificio Geraci del 1870 il quale di generazione in generazione porta avanti la tradizione dolciaria della famiglia. Nei primi anni del Novecento il torronificio produsse dei torroni dedicati alla Casa Savoia, con i nomi di Umberto, Elena e Jolanda. Poi ci sono le ricette più “recenti” per modo di dire, quelle degli anni Settanta, come il torrone Zara e Pepita.
La ricetta autentica del torrone di Caltanissetta prevede zucchero, mandorle, pistacchi, miele e albume. Se ci spostiamo nella città di Catania vi è il Torronificio Renna. Qui il tipico torrone siciliano a base di mandorle, pistacchi, miele e zucchero viene arricchito anche dalla frutta secca. Non dimentichiamo il Torrone di Modica con il marchio Sabadì e ovviamente nella preparazione il cioccolato, di cui Modica ne va fiera, non può affatto mancare.
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