Benessere dei polli, com’è la situazione nei supermercati in Italia? Essere Animali lancia l’allarme: il nuovo report.
Essere Animali ha pubblicato il report del 2024 sui supermercati italiani, “Impegni e trasparenza per i polli.” Ventitré pagine in cui vengono passate in rassegna le principali insegne italiane in merito all’andamento delle conversazioni iniziate nel 2022 con l’associazione.
In particolar modo il dossier si concentra particolarmente sugli standard di allevamento dei polli utilizzati per la produzione di carne. I supermercati presi in considerazione Aldi, Bennet (del gruppo Végé), Conad, Coop, Esselunga e Gruppo Selex.
Essere Animali ha sviluppato il dossier sui supermercati italiani basandosi su tre macroaree di interesse in merito all’allevamento dei polli: qualità delle conversazioni, idee per impegni futuri, presenza di impegni concreti e significati per i polli.
La fotografia che emerge dal dossier di Essere Animali non è delle più rosee, l’associazione ha asserito che i supermercati italiani presi in esame non si sono dimostrati trasparenti e collaborativi per quanto riguarda la tutela dei polli allevati dai polli che li riforniscono.
La maggior parte dei polli venduti in Italia proviene da allevamenti intensivi, dunque vivono in condizioni di forte stress, causati dal grande numero di animali, sovraffollamento e mancanza di stimoli ambientali.
Queste condizioni si ripercuotono sulla qualità della carne, come le ormai rinomate white striping, le strisce bianche sulla carne. Queste non sono altro che strisce di grasso, dunque non comportano danni per la salute ma possono influire sulla qualità della carne.
In questa situazione, la nota associazione, sottolinea la responsabilità dei supermercati. Elisa Bianco (responsabile corporate engagement di Essere Animali) ha infatti sottolineato: “i supermercati giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione dei sistemi produttivi.” I supermercati possono influenzare il miglioramento delle filiere da cui provengono i polli che mettono in vendita nelle loro sedi.
Essere Animali ha dunque stilato una pagella dei supermercati, dando loro dei voti da 0 a 10, per raggiungere il massimo dei voti è necessario dimostrare l’impegno pubblico allienato all’ECC.
Nessuno dei punti vendita presi in esame ha raggiunto la sufficienza:
L’invito dell’associazione Essere Animali con il dossier è invitare i consumatori ad agire di conseguenza, solo loro con i loro acquisti possono infatti fare pressioni sulle catene. Andando infatti a limitare il consumo di animali provenienti da allevamenti intensivi, diminuirà l’offerta di questi prodotti nei supermercati.
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