Pizza, il giudizio dei critici scatena il putiferio: le migliori non si mangiano a Napoli

persona che prende una fetta di pizza con verdure e olive

Pizza, il giudizio dei critici scatena il putiferio: le migliori non si mangiano a Napoli/Buttalapasta.it

I gusti sono gusti e non si discutono ma da un gruppo di esperti certi giudizi davvero non ce li saremmo mai immaginati. Ai primi posti tra le migliori pizzerie al mondo, locali molto ma molto distanti da Napoli.

Cosa c’è di più italiano della pizza? Una base fatta con acqua e farina – di grano possibilmente siciliano!- un generoso strato di passata di pomodoro – se partenopeo verace tutto di guadagnato – e poi mozzarella fiordilatte campana come se piovesse. Insomma la pizza è quel piatto che, per eccellenza, profuma di Napoli e, infatti, è proprio lì che è nata.

Secondo i critici e gli esperti, però, la pizza napoletana ha delle potentissime rivali: pizze decisamente insolite per la maggior parte di noi ma che sono state valutate autentiche prelibatezze gourmet. Insomma nemmeno la pizza, alla fine, si salva dalla mode del gourmet a tutti i costi e non sfugge a germogli di soia o altri ingredienti che con la tradizione c’entrano ben poco.

E’ stata recentemente stilata la classifica delle migliori pizze che, nel 2025, si possono mangiare al mondo: i gusti sono gusti e non si discutono ma il giudizio dei critici ha lasciato spiazzati la maggior parte di noi italiani. Al secondo e al terzo posto delle migliori pizze che si possono mangiare in tutto il mondo sono arrivate due pizze che forse noi non chiameremmo nemmeno “pizze” nel senso proprio del termine.

Pizza: ai primi posti tra le migliori due pizze davvero “particolari”

La cucina non è solo tradizione, questo è verissimo: cucina è anche innovazione e sperimentazione e ai fornelli è bello giocare e inventare nuove ricette. Se così non fosse tutte le lasagne sarebbero uguali esattamente come tutte le polpette e tutte le torte avrebbero lo stesso gusto. Quando si parla di pizza, tuttavia, il discorso un po’ cambia: per noi italiani la pizza è un “mostro sacro” e non si tocca.

persona che versa del miele su una fetta di pizza con verdure e salame

Pizza: ai primi posti tra le migliori due pizze davvero “particolari” -(foto IG@scarrspizza)- Buttalapasta.it

In cucina è bello giocare ed è anche bello reinventare i piatti stranieri mettendoci dentro qualcosa di nostro. Del resto secondo alcuni esperti dell’alimentazione, la cucina italiana non esiste nemmeno ma avremmo rubato tutto agli americani. E guarda caso, proprio al secondo posto della classifica della migliore pizza al mondo stilata dai critici di Time Out, c’è la pizza americana di Scarr’s Pizza.

Si tratta di una pizza che per noi italiani non sarebbe nemmeno una vera e propria pizza in quanto la base è bassissima e non alta e soffice come quella napoletana ma, soprattutto, la farcitura è un mix di sapori che non si riescono bene a distinguere tra loro: un mix di condimenti che si sovrappongono l’uno all’altro come miele piccante su salame e peperoni. Agli americani certamente piace però.

Ancora più sorprendente la pizza che si è conquistata il terzo posto: si tratta della pizza umami di Pizza Marumo, rinomato locale che si trova a Tokyo, in Giappone. Questa pizza è caratterizzata da un condimento decisamente insolito: la salsa di soia. Sì quella che in Italia usiamo per il sushi in Giappone viene usata sulla pizza.

pizza margherita con olive

Al primo posto una pizza napoletana -(foto IG@pizzeriadaattilio)- Buttalapasta.it

Chi sarà arrivato al primo posto della classifica di Time Out? Sperimentatori sì ma fino ad un certo punto: anche i critici hanno ritenuto che, in ogni caso, la pizza migliore si mangia ancora a Napoli! A conquistarsi la medaglia d’oro è stata la pizzeria Attilio che si trova nel quartiere Pignasecca. Una pizzeria segnalata anche dalla guida Michelin 2025.

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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