Cosa mangiavano gli antichi romani? Abbiamo varie testimonianze dei cibi e dei piatti tipici dell’Antica Roma grazie alle pitture e ai testi degli scrittori del tempo che sono giunti fino a noi. Un esempio su tutti, il libri di Catone e Marco Gavio Apicio, che rappresentano la nostra principale fonte sulla cucina romana antica. E allora partiamo alla scoperta di 5 piatti tipici amati dagli antichi romani.
I menu degli antichi romani erano composti da piatti con ingredienti che ancora oggi fanno parte della nostra dieta mediterranea, come verdura e frutta, cereali, carne e pesce. Cucinati in modo un po’ diverso da come siamo abituati a fare oggi. Scopriamone di più.
Pane e focacce non mancavano mai sulla tavola degli antichi romani, esperti panificatori. Le ricette erano tantissime, dal panis nauticus a lunga conservazione, e per questo destinato ai marinai e ai soldati, al pane di farro (panis farreus). Poi c’erano le focacce arricchite di lardo e pancetta (panis adipatus) fino al famoso pane quadrato. Il panis quadratus non era chiamato così per la forma, ma perché era inciso in superficie per facilitare il taglio senza coltelli.
Sdraiati sul triclinio, gli antichi romani gustavano il libum, una sorta di focaccia al formaggio preparata con ricotta di pecora o ricotta vaccina, uova e farina. A completare la pietanza, secondo quanto indicato da Catone nel suo De agri cultura, c’erano foglie di alloro bagnate con olio.
Tra i primi piatti tipici romani meritano una menzione speciale le zuppe, le minestre e una pappa che ricorda la polenta chiamata Puls se di grano, e Pultem se di farro. In genere gli ingredienti aggiunti ai cereali erano verdure, legumi, uova e anche formaggi. Talvolta, sulle tavole dei ricchi patrizi, a queste ricette si aggiungevano anche carni e pesce.
Per quanto riguarda i secondi piatti tipici romani, si usava mangiare sia pesce che carne. Le carni preferite nei banchetti dell’Antica Roma erano diverse: maiale da latte, agnello, capretto, pollo. Ma anche asino, cinghiale, fagiano, pavone e ghiro. Le carni di cacciagione venivano sapientemente frollate e aromatizzate con tante spezie e servite anche con la frutta.
Famosissima e particolare era il Garum, un condimento base della cucina antica romana, una salsa ottenuta facendo fermentare al sole gli scarti dei pesci, comprese le interiora, poste sotto sale. Non storcete il naso, gli antichi romani andavano letteralmente pazzi per questa salsina che aggiungevano ai piatti per renderli ancora più prelibati!
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