Trucco degli chef per far mantenere quel colore vivo al pesto, fidatevi, risutati degni di un piatto da ristorante
La nostra tradizione è piena di buonissime ricette piene di sapore. Aromi e gusti che ci invidiano in tutto il mondo e che il nostro territorio riesce da secoli a far risaltare. Ricette che hanno portato ispirazione in tanti altri paesi e che vengono imitate in lungo e in largo. Potremo anche arrabbiarci per piatti come la pizza con l’ananas o le fettuccine Alfredo, ma la verità è che le altre culture sono giunte a quel risultato con l’intento primo di copiare i nostri sapori.
Con la sola volontà di poterli riassaggiare dopo aver provato oltreoceano gli originali. Magari le imitazioni non saranno le migliori, ma dovremmo essere orgogliosi del fatto che la nostra tradizione rimane così salda nei cuori del resto del mondo, da spingere gli chef di ogni continente a tentare di replicarci, di ritrovarci anche a casa loro.
Uno dei sapori più amati e classici è quello del pesto, che però, pur essendo su carta estremamente semplice, raramente viene fatto come si deve. Troppo spesso ad esempio annerisce, del resto con il tempo, anche breve, il basilico utilizzato per crearlo, si ossida, e perde brillantezza. Vediamo allora alcuni trucchi che potrebbero farci risolvere questo problema del colore del pesto.
Una buona soluzione consigliata da molti è di aggiungere qualche foglia di spinaci freschi alla preparazione del pesto. Questa donerà colore ma si allontanerà dalla ricetta originale e si rischierà anche di andare a modificarne leggermente il gusto. Un altro metodo vincente è quello di coprire il pesto con dell’olio d’oliva. Questa soluzione aiuterà a rimanere anche vicini alla tradizione. Mettete una pellicola trasparente sotto il tappo, così da limitare ulteriormente il contatto con l’aria.
Bagnare il basilico in acqua fredda o addirittura aggiungere qualche cubetto di ghiaccio. Il calore non è amico del colore, per lo stesso motivo evitate, se usate un tritatutto, di far andare il frullino per troppo tempo consecutivo. Piccoli scatti e brevi, così che il composto non si surriscaldi, ma che anzi abbia tempo di stabilizzarsi. Evitate un frullino ad immersione, fa inglobare troppa aria e ossida prima. Preferite il frullatore se proprio non avete un pestello, ma fate sempre attenzione a non farvi male.
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