Di Martina Petrillo | 27 Agosto 2024
Il pesto alla genovese è tra i più piatti buoni e facili da preparare, ma c’è un errore che tutti commettono: occhio all’ultimo passaggio.
Essere fantasiosi in cucina è molto importante. Sperimentare e preparare piatti sempre nuovi, infatti, è una qualità che non tutti hanno a disposizione. Se da una parte, però, testare nuove ricette e combinare ingredienti impensabili è divertente e fa leccare i baffi a tutti, dall’altra seguire la trazione culinaria nostrana non è assolutamente da poco.
Sono tantissimi i piatti tradizionali che ci permettono di essere conosciuti anche altrove. Non solo, quindi, pizza, spaghetti, mozzarella e tantissimo altro, ma anche amatriciana, carbonara e, soprattutto, pesto alla genovese. Si tratta, in effetti, di vere e proprie prelibatezze italiane, che non solo si preparano anche al di fuori dal nostro Belpaese, ma che danno la possibilità di cucinare un pasto completo in meno di un’ora.
Quante di volte è capitato di preparare il pesto alla genovese in casa e di averlo preferito a quello acquistato al supermercato? Cucinare questo sugo, d’altra parte, è davvero molto veloce, ma – a dispetto di quanto in molti possono pensare – non è assolutamente una cosa da niente. Ci sono, infatti, tantissimi ‘dettagli’ da tenere bene a mente e, soprattutto, errori da evitare.
Pesto alla genovese in casa, fai attenzione a come lo prepari: la ricetta da seguire
Seppure cucinare il pesto alla genovese non richieda chissà quale laurea o specializzazione tra i fornelli, si tratta ugualmente di un sugo che nasconde le sue ‘insidie’. A dispetto di quanto si possa pensare, infatti, ci sono dei passaggi necessari da rispettare, che quindi non possono essere né anticipati e né addirittura posticipati. In caso contrario, infatti, si tratterebbe di errori che, seppur minimi, possono addirittura alterare il sapore del sugo e rovinare la buona riuscita del piatto di pasta.
Per cucinare un buon pesto alla genovese, com’è giusto che sia, bisogna prendere in considerazione diversi fattori. Non solo, quindi, bisogna scegliere ingredienti di alta qualità, come aglio di Vessalico, basilico della riviera ligure, e bilanciarli correttamente, ma occorre rispettare l’ordine giusto del pestaggio.
Innanzitutto, infatti, è importante dedicarsi prima all’aglio e ai pinoli, poi – una volta ridotti a piccoli pezzi – occorre passare al basilico, eliminandone tutti quei filamenti che conferiscono al sugo un aspetto troppo scuro. Solo dopo aver provveduto a questa ‘mansione’, si possono aggiungere i pinoli e l’aglio precedentemente pestati, poi i formaggi e il sale.
Parole di Martina Petrillo
Laureata in Filologia Moderna, mi sono imbattuta nel magnifico mondo del giornalismo nel lontano 2018 e da quel momento non mi sono mai più allontanata. Appassionata di spettacolo, lifestyle e cucina, mi ritengo una persona molto decisa e con le idee abbastanza chiare sul futuro. “Ad maiora” é il mio motto perché nella vita bisogna sempre puntare in alto!