Perché non dovresti mai togliere questa parte ai mandarini: altro che scarto, credimi butti il meglio - buttalapasta.it
C’è una parte del mandarino che gli individui tendono a rimuovere. In realtà, possiede delle proprietà benefiche per il corpo umano.
I mandarini sono una risorsa importante per il corpo umano. Possiedono una quantità notevole di vitamina C che, in questo periodo dell’anno, è particolarmente utile per il rafforzamento del sistema immunitario. La buccia è commestibile, ma il suo sapore amaro la rende poco appetibile. Così, la maggior parte delle persone la rimuove.
Non è l’unica parte a essere scartata. Ce n’è un’altra che quasi tutti tolgono. Questo gesto, in apparenza normale, rappresenta uno spreco da non sottovalutare. Sarebbe il caso di rivedere tale abitudine perché i benefici sono enormi. Ecco cosa consigliano di fare gli esperti.
I mandarini sono tra i frutti più apprezzati. Si sbucciano con facilità e il loro sapore è in grado di deliziare il palato. Le persone tendono a consumarli alla fine dei pasti oppure a merenda. Sono perfetti anche per chi sta a dieta. Basta pensare che 100 g contengono solo 72 calorie. Aiutano a controllare il senso di fame e a gestire la stitichezza. Prima di gustarli, solitamente, gli individui tolgono la buccia. Non è nociva per l’uomo, ma è gommosa ed eccessivamente amara.
Dopo aver fatto questo, i consumatori tendono anche a rimuovere i pelucchi bianchi presenti sugli spicchi. Si attaccano alla lingua, non sono facili da masticare e, a detta di molti, rovinano il sapore del mandarino. Questa parte, a livello scientifico, prende il nome di albedo ed è proprio di tutti gli agrumi. Si può trovare, per esempio, anche nei limoni, nelle arance e nei pompelmi.
Questa parte del mandarino è commestibile e fa benissimo: ecco perché non va rimossa – buttalapasta.it
Viene considerato un prodotto di scarto, ma non è così. Contiene fibre, pectina e antiossidanti. Tutti e tre svolgono un ruolo essenziale per l’organismo. La loro assunzione, quindi, è assolutamente consigliata. Il consiglio è quello di provare a utilizzarlo in cucina per preparare creme e dolci. La presenza di altri ingredienti renderà il suo aroma meno intenso e amaro. Aggiungerà solo un retrogusto interessante alla torta o ai biscotti in questione.
Un modo per rendere il suo sapore più piacevole è quello di metterlo nell’acqua bollente. Il cambiamento sarà notevole. C’è anche chi ama grattugiarlo e usarlo per la carne, il pesce e il pesto. Le opzioni disponibili sono davvero numerose. Con un pizzico di fantasia, diventerà un elemento indispensabile ai fornelli.
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