Nonostante i benefici per la salute e il gusto, mangiare troppa anguria può comportare diversi rischi non indifferenti.
La frutta come l’anguria è una parte essenziale di una dieta sana, poiché è ricca di vitamine, minerali e antiossidanti sani. Inoltre è un’ottima fonte di vitamine A e C, nonché di licopene antiossidante, apprezzato per le sue proprietà antitumorali e i benefici per la salute cardiovascolare.
Tuttavia, occorre diffidare dal consumo eccessivo di tale frutto: come qualsiasi cibo, mangiarne troppo può comportare un paio di effetti collaterali indesiderati. Di seguito, scopriamo cosa può accadere e qual è il limite giornaliero per non correre rischi.
L’anguria ha una serie di benefici per la salute, tra cui la protezione delle articolazioni dalle infiammazioni, il miglioramento delle condizioni digestive e l’essere più ricca di licopene rispetto a qualsiasi altro frutto. Quest’ultimo è un importante antiossidante che è stato collegato a una diminuzione del rischio di cancro e malattie cardiache. Il frutto è anche un’ottima fonte di beta-carotene, che agisce per proteggere il corpo dalle molecole dannose chiamate radicali liberi. Tuttavia, consumarne troppa può innescare problemi di stomaco e digestivi come diarrea, gonfiore e flatulenza a causa del suo alto contenuto di FODMAP.
Tale termine è un acronimo che si riferisce a un gruppo di carboidrati fermentabili a catena corta che non sono digeribili o vengono assorbiti lentamente nell’intestino tenue. Questi includono oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli. I nutrizionisti generalmente prescrivono diete a basso contenuto di FODMAP per le persone con sindrome dell’intestino irritabile (IBS), una condizione digestiva caratterizzata da sintomi come gonfiore e diarrea.
L’anguria ha inoltre un alto indice glicemico, pertanto può aumentare i livelli di zucchero nel sangue, cosa a cui occorre prestare particolare attenzione se si soffre di diabete. Il frutto è anche un’ottima fonte di potassio, un nutriente vitale che svolge numerosi ruoli nel mantenere il corpo sano. A causa di quest’ultimo, si può incorrere a problemi cardiovascolari come battito cardiaco irregolare e frequenza cardiaca ridotta.
Altri hanno avanzato affermazioni sui pericoli dell’iperidratazione – uno squilibrio di liquidi che può diluire gli elettroliti nel sangue – poiché i cocomeri contengono il 92% di acqua. Tuttavia, non ci sono ricerche a sostegno di questa affermazione. In conclusione, secondo le linee guida dei nutrizionisti, è meglio limitarne il consumo a due tazze, l’equivalente di 300 grammi. Ciò consentirà comunque di sfruttare i benefici nutrizionali che l’anguria può fornire e per evitare di incorrere nei rischi associati.
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