Se vuoi dimagrire smetti di contare solo le calorie o eliminare pane e pasta: devi calcolare le dimensioni dei pasti. Ecco come si fa.
Uno recente studio americano a dimostrato che cosa conta davvero per perdere peso, e a quanto pare non ha nulla a che vedere con il momento della giornata in cui si mangia, né con la ripartizione dei macronutrienti e nemmeno con il cosiddetto digiuno intermittente.
Finalmente è stato scoperto che cosa occorre fare davvero se si vuole dimagrire. Ecco che cosa non ti dicono e non troverai mai scritto nel piano alimentare di una dieta.
Dimagrire è un obiettivo che perseguono in molti, chi per fini meramente estetici, chi per salute chi per esigenze legate allo sport. Tuttavia non è un processo semplice, soprattutto se si parla di perdita di grasso, e non solo di peso corporeo. Nel tempo nell’ambito della nutrizione sono state messe a punto diverse fuori teorie più o meno valide che riguardano la correlazione tra i cibi consumati durante la giornata e i momenti in cui si mangia o si digiuna, che riguardano la ripartizione dei macronutrienti, carboidrati grassi e proteine, e tanti altri approcci. Da questi studi è nata la cosiddetta dieta del digiuno intermittente, che consiste nel mangiare per 8 ore della giornata e digiunare per le restanti 16 ore.
Questo tipo di piano alimentare può essere organizzato anche digiunando due giorni su 7 e il risultato non cambia, perché quello che conta è che il corpo quando non viene introdotto cibo attinge alle riserve di grasso, e compie un rinnovamento cellulare, e nel tempo aiuta ad assumere meno calorie. Dunque è proprio questo il punto: per dimagrire occorre assumere meno calorie. Lo si può fare consumando pasti più volte al giorno oppure a molte ore distanza l’uno dall’altro, lo si può fare introducendo pochissimi carboidrati e privilegiando proteine e grassi, ma in realtà nella maggior parte dei casi sono tutti solo stratagemmi per ridurre l’introito calorico complessivo, e per far sì che la dieta sia più sostenibile Questo ha condotto a una scoperta interessante.
Un recente studio condotto su un campione di oltre 500 adulti in un arco temporale di 6 anni pubblicato sul Journal of the American Heart Association, ha dimostrato che il numero totale giornaliero di pasti abbondanti ha avuto come conseguenza l’aumento di peso nel tempo, mentre i pazienti che hanno consumato pasti più contenuti hanno perso peso. Dunque mangiare porzioni controllate contribuisce realmente alla perdita di peso, perché si riesce a mangiare meno.
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