Il Ministero della Salute ha deciso di ritirare dal mercato il paté di olive di una nota marca. Ecco il motivo di questa scelta.
Il paté di olive è un condimento molto usato. Le persone lo acquistano per donare sapore alle loro ricette oppure per preparare dei deliziosi antipasti. Il prodotto, in genere, non è accompagnato da particolari controindicazioni, però, questa volta, il Ministero della Salute è stato costretto a correre ai ripari.
Ha ordinato il ritiro dal mercato di alcuni lotti a causa di un rischio ben preciso. I consumatori sono stati invitati a prendere visione della comunicazione per non correre inutili rischi. Ecco che cosa c’è dietro a questa decisione.
I prodotti, prima di essere immessi sul mercato, vengono sottoposti a un’attenta valutazione. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo qualsiasi rischio, così da salvaguardare la salute dei consumatori. Purtroppo, in alcuni casi, ci si accorge in ritardo dell’errore. Nelle ultime ore, è giunta una comunicazione del Ministero della Salute che mette in guardia gli acquirenti su un noto paté di olive.
Il richiamo riguarda il marchio ‘Primia Percorsi di Gusto’. Sui barattoli di vetro è possibile leggere la seguente denominazione: “Paté di olive taggiasche in olio extravergine di oliva“. Il peso è di 180 g ed è stato prodotto dall’azienda F.lli Merano per Agorà Network Scarl. Il Ministero della Salute ne ha sconsigliato vivamente il consumo.
Coloro che hanno acquistato i lotti incriminati, identificabili con i seguenti numeri L 071124 – L271124 – L031224, sono invitati a riportarli nel punto vendita dove li hanno acquistati. Verranno immediatamente rimborsati dell’intera cifra spesa.
Il richiamo è di tipo precauzionale ed è legato alla possibile presenza di frammenti di noccioli di olive. Questi, durante la fase di produzione, dovrebbero essere completamente eliminati, in modo da lasciare il paté di olive completamente libero da corpi estranei.
In apparenza, può non sembrare una situazione pericolosa, però, il consiglio è quello di attenersi alle indicazioni date e di non procedere con l’uso dei prodotti. Le persone che hanno già aperto il paté appartenente a questi lotti, dovrebbero smettere subito di utilizzarlo e rivolgersi al punto vendita di competenza.
Poche persone conservano tutti gli scontrini della spesa. La maggior parte di loro, dopo averli consultati, li gettano nella spazzatura. Questa abitudine, seppur comprensibile, rende decisamente più complessa la restituzione di articoli danneggiati. Nel caso dei richiami alimentari, c’è una maggiore flessibilità. Il Ministero della Salute consiglia di recarsi ugualmente al punto di vendita dove si è acquistato l’articolo e di spiegare la situazione.
Gli addetti, dopo aver verificato se davvero quel prodotto appartiene al lotto incriminato, cercheranno di raccogliere ulteriori informazioni. I pagamenti tramite bancomat già rappresentano una prova sufficiente e anche l’estratto conto della carta di credito è utilissimo. In alcuni casi, può essere effettuato un controllo direttamente sul codice a barre. Quelli più moderni, infatti, contengono dei dati precisi sul punto vendita di provenienza.
In tanti si chiedono se si possa ricongelare il minestrone surgelato nel caso in cui…
Con questo trucco la carne per lo spezzatino viene morbidissima e si scioglie in bocca:…
L'idea per un pranzo o una cena originale, ecco come preparare una zuppa nella pagnotta…
Facciamo insieme i fichiceddi, biscottini da latte deliziosi, pratici e facili da realizzare: ti conquistano…
Che buona la torta di mele della nonna, se però vuoi farla in versione light…
Scoprite come realizzare la ricetta dello spezzatino con patate e olive nere, un piatto economico…