Preparare in casa una buonissima pasta fresca? Niente di più facile se si seguono questi vecchi trucchi delle nonne.
Pensare alla buona cucina italiana non può non far venire in mente un piatto di pasta. Si tende ad attribuire la nascita della pasta al ritorno di Marco Polo dalla Cina, siamo nel 1295, in realtà però questa miscela a base di cereali e acqua fa parte della cultura gastronomica del Mediterraneo da millenni, insomma ben prima del ritorno dell’esploratore dalla Via della Seta.
Sicuramente nel corso dei secoli la pasta è cambiata, non solo per forme ma anche per preparazione diventando via via quella che conosciamo noi oggi e facendo dell’Italia e degli italiani il popolo che meglio la sa preparare oltre che mangiare. È vero quindi che siamo il Paese che mangia più pasta pro-capite, ma è vero anche che siamo il Paese che ne produce di più; lo dimostrano i tanti marchi sul mercato a cui si aggiungono le ricette e preparazioni familiari. La pasta fresca fatta in casa, infatti, rappresenta la prova culinaria su cui almeno una volta ogni italiano si è cimentato. Ma come si prepara una buona pasta fresca? Se si seguono i vecchi trucchi delle nonne sarà un gioco da ragazzi.
Ovviamente il primo punto da seguire per una pasta fresca a regola d’arte è la qualità dei prodotti: farina e uova devono essere di prima qualità per cui mai lesinare da questo punto di vista -le nonne probabilmente prendevano le uova dalle galline allevate in giardino o dal vicino che le aveva, oggi questa cosa è più complicata ma non impossibile quindi laddove possibile meglio acquistare uova, ma anche farina, da produttori che si conoscono.
Ma una buona pasta fresca non è fatta solo di buoni ingredienti, ma anche con attrezzi utili e indispensabili. Regola numero uno delle nonne: per la pasta l’attrezzo migliore sono le mani. Una volta aggiunte le uova si può iniziare a mescolare con la forchetta, ma quando la consistenza comincia ad essere più densa di deve impastare a mano e anche energicamente.
Una volta pronto poi l’impasto deve riposare. Non è necessario tantissimo tempo, ma l’impasto va avvolto in pellicola e lasciato a riposo per almeno una mezz’ora. Regola numero 3, quando si inizia a stendere la pasta bisogna farlo per un piccolo pezzo alla volta -e le porzioni di impasto che non si lavorano devono essere coperte da un panno per non seccarsi.
La stesura della sfoglia; oggi è facile grazie alla famosissima nonna papera, ma comunque si inizia con una stesura a mano con mattarello -quindi ripiegare in tre parti la sfoglia e iniziare con il passaggio in macchina. Chi non ha la macchinetta può tranquillamente fare tutto il mattarello, proprio come facevano le nonne. Bisogna tirare molto bene la sfoglia sul un ripiano di lavoro -meglio se in legno- infarinato.
Una volta stesa bene la sfoglia si può dare la forma che si vuole: arrotolando la sfoglia e tagliando ad uno spessore di mezzo centimetro si ottengono le tagliatelle oppure si possono ritagliare rettangoli ed ottenere le lasagne o ancora aggiungendo ripieno da una parte e ripiegando la sfoglia si possono trarre dei ravioli e così via.
In ogni caso prima della cottura è bene lasciare essiccare un po’ la pasta fresca prima della cottura; anche qui non c’è bisogno di molto tempo, una mezz’ora prima di finire in pentola va più bene. L’importante è ricordarsi di disporre la pasta in modo che non si appiccichi, ma non si deve usare neanche tanta farina per questo processo.
Con questi trucchi si possono preparare tutti i tipi di pasta fresca che può essere anche conservata per mesi.
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