Pasta del peccatore, un peccato lo commetti sicuro mangiandola ma è strepitosa: devi salvare la ricetta

spaghetti

Pasta del peccatore, un peccato lo commetti sicuro mangiandola ma è strepitosa: devi salvare la ricetta - buttalapasta.it

Facciamo insieme la pasta del peccatore, un primo delizioso e unico nel suo genere: semplice ma molto saporita!

Sono tantissime le ricette regionali che di volta in volta possiamo scoprire e spesso alcune versioni sono così poco conosciute da arrivare a noi con estrema difficoltà. Anche e soprattutto perché potrebbero appartenere a un bagaglio familiare quasi ‘segreto‘, un po’ come quello che la nostra nonna ci sussurra all’orecchio mentre ci insegna a preparare il sugo o il ragù. Da Nord a Sud molti piatti portano nomi persino assurdi, come quello di cui vogliamo parlarvi oggi.

Forse l’avrete sentita nominare con un altro appellativo, ma la pasta del peccatore è di una bontà incredibile. Secondo alcune fonti viene preparata in tutto il territorio siciliano, calabrese ma anche campano e abbiamo avuto la fortuna di chiacchierare con una simpatica nonnina che ci ha persino raccontato la leggenda dietro questo piatto. Vogliamo scoprire insieme come si fa?

Pasta del peccatore, una delizia da vero peccato di gola: ricetta e storia incredibili

La pasta del peccatore è un piatto poco conosciuto nel resto d’Italia, ma se vivete nelle strepitose zone del Sud è possibile che l’abbiate sentita nominare. Appartiene a quelle ricette tradizionali dai nomi un po’ assurdi, ricordate ad esempio la pasta del capitano o la pasta della camurriusa? Oggi invece vogliamo raccontarvi un po’ la storia di questo incredibile piatto. Una nonnina, tramite sua nipote nostra affezionata lettrice, ha voluto condividere con noi la ricetta e la leggenda che si nasconde dietro.

Secondo il suo racconto, un uomo piuttosto ingordo e amante del cibo, privo di bontà e soprattutto generosità, morì prematuramente: essendo a conti fatti un peccatore scese direttamente all’inferno, ma non volendo morire così giovane propose al diavolo un patto. Se, preparandogli questo piatto di pasta, lo avesse conquistato, sarebbe stato rispedito sulla terra. E così fu! Il diavolo rimase talmente colpito dalla bontà di questo piatto che non ebbe altra scelta. L’uomo tornò sulla terra e iniziò a prepararlo in ogni dove raccontando la sua storia. Vogliamo scoprire insieme come si fa?

spaghetti pomodoro

Pasta del peccatore, una delizia da vero peccato di gola: ricetta e storia incredibili – buttalapasta.it

Ingredienti per 4 persone

  • 400 gr di spaghetti;
  • 500 gr di pomodori pelati;
  • 150 gr di guanciale;
  • 50 gr di olive nere denocciolate;
  • 1 spicchio d’aglio grosso;
  • 3 filetti di acciuga sottolio;
  • 1/2 scalogno;
  • Sale e pepe q.b.
  • Prezzemolo q.b.
  • Olio EVO q.b.

Preparazione

  1. Iniziamo la preparazione del nostro primo piatto sbucciando scalogno e aglio. Tritiamo i due finemente insieme alle olive ottenendo un battuto da soffriggere in una padella antiaderente con abbondante olio evo.
  2. Schiacciamo con le mani o una forchetta i pomodori e teniamoli da parte: lasciamo sciogliere l’acciuga con il trito per poi unirli al soffritto, cuocendo il tutto qualche minuto a fiamma vivace.
  3. Intanto, in un padellino a parte lasciamo rosolare a fiamma dolce il guanciale tagliato a cubetti, dovrà rilasciare tutto il suo grasso e la carne diventare croccante. Uniamo qualche cucchiaio del grasso al sugo, aggiungiamo anche il guanciale cotto e continuiamo a cuocere dolcemente il tutto.
  4. Intanto riempiamo una pentola con acqua, portiamo al bollore, saliamo e caliamo gli spaghetti. Condiamo il sugo con sale, pepe e prezzemolo tritato. Scoliamo la pasta al dente e versiamola direttamente in padella unendo 1 mestolo d’acqua di cottura.
  5. Mantechiamo il tutto ancora qualche minuto a fiamma vivace fin quando otterremo sul fondo una gustosa crema. Impiattiamo, spolveriamo un po’ di prezzemolo e parmigiano in superficie(se gradiamo) e gustiamo la nostra pasta del peccatore!

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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