Hai mai sentito parlare dell’ormone della fame? Dovresti conoscerlo, potrebbe essere colpa sua se metti peso, ma ora puoi scoprire come controllarlo.
Gli ormoni governano il nostro organismo e da essi dipende anche la salute e il benessere fisico. Persino la fame e la sazietà sono diretti da meccanismi di tipo ormonale ed anche se non sempre la colpa del peso in eccesso é completamente da accollare a queste dinamiche fisiologiche, é pur vero che giocano un ruolo fondamentale nell’equilibrio generale dell’organismo. Siamo delle ‘macchine’ complesse in cui ogni singola parte è collegata all’altra e viceversa.
Tuttavia la prevenzione è fondamentale perciò sarebbe bene verificare questi valori attraverso opportuni accertamenti medici. D’altronde si parla spesso degli ‘ormoni della fame’, senza averne piena consapevolezza, per cui diventa confusionaria anche la richiesta da sottoporre al medico curante stesso. Non si sfugge a determinati controlli, soprattutto quando si tratta di salute quale bene prezioso. Qui di seguito, perciò, ecco tutto quello che c’è da sapere in proposito, senza più dubbi.
Può capitare che, durante momenti di particolare stress o in presenza di determinate patologie, gli ormoni della fame siano impazziti. Non ci sente mai sazi e l’appetito aumenta a dismisura. In ogni caso, indipendentemente dalla causa scatenante – sia essa di matrice psicologica o metabolica – la conseguenza naturale è l’aumento di peso. Generalmente si chiede l’aiuto di un nutrizionista esperto, magari per stilare una dieta specifica e su misura, ciononostante anche effettuare accertamenti risulta prioritario.
Innanzitutto occorre specificare come si chiamano gli ormoni che potrebbero influire sulla nostra perdita o accumulo di grasso corporeo: stiamo parlando della leptina e della grelina. La prima, prodotta dal tessuto adiposo, comunica con il cervello quando si è satolli di cibo – avendo, ormai, fatto scorta di riserve energetiche. La seconda, invece, prodotta dallo stomaco, stimola l’appetito.
Si è già approfondito a proposito degli alimenti sazianti che eliminano il senso di fame, questa volta ci si voglia concentrare su un aspetto primario, sovente evidenziato anche dagli esperti: la prevenzione. Difatti, a prescindere dallo stato di salute in cui si versa ma a maggior ragione dinanzi a problematiche serie, sarebbe caldamente suggerito sottoporsi a esami clinici. Specialmente, per simili frangenti, si richiede un test – esso viene prescritto per situazioni di obesità (anche pediatrica) o valutare deficit/eccesso di leptina – attraverso un semplice prelievo al braccio.
Dall’esito di questi esami potrebbero dedursi le seguenti conclusioni: premesso che la secrezione di leptina varia nel corso della giornata, giungendo a livelli superiori nelle ore notturne, per quanto concerne le persone affette da tale malattia legata al peso, i livelli bassi di leptina indicano una carenza di essa mentre alte concentrazioni significano una resistenza a questo ormone. La maggior parte presentano quest’ultima situazione e solo nel 10% si parla di penuria. E in casi ove è assente si tratta di patologia ereditaria associata a grave obesità, tuttavia rarissimi. Scoprirlo potrebbe condurre ognuno verso una maggiore consapevolezza delle dinamiche del proprio organismo e quindi intraprendere una strada che possa portare finalmente ad una corretta ed equilibrata perdita di peso. Insomma, potreste aver trovato la risposta alle vostre domande: parlatene con il vostro medico!
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