Di Veronica Elia | 22 Dicembre 2023
A Natale in tavola non può di certo mancare il Pandoro: ecco tutti i trucchi ed i consigli per scegliere il migliore!
Ogni anno a Natale ci si ritrova a dover fare un scelta difficilissima: panettone o il pandoro? Nel dubbio è meglio assaggiarne un pezzo di entrambi! L’importante, però, è saper distinguere prodotti di qualità da prodotti dozzinali che potrebbero guastare le nostre feste.
In particolare, quest’oggi vogliamo soffermarci su quali sono i trucchi infallibili per riconoscere i migliori pandori disponibili in commercio. Così facendo, non si correrà il rischio di sbagliare e di rovinare il menu di Natale con un dolce asciutto, stopposo ed insipido.
Se sei curioso di sapere di più sull’argomento, continua subito a leggere il nostro articolo di oggi e non potrai di certo sbagliare!
Come scegliere il pandoro: i trucchetti per portare in tavola il migliore
Per concludere in bellezza il pranzo di Natale non può di certo mancare una fetta di pandoro! Un dolce antichissimo che sembra affondare le sue origini addirittura nell’Antica Roma, quando Plinio il Vecchio descrive per la prima volta un “panis” cucinato con fiori di farina, burro e olio. Nel XIII secolo, invece, il cosiddetto “Pan de oro” comincia a comparire sulle tavole dei nobili veneziani.
Ma è solo alla fine dell’Ottocento che il pandoro acquisisce le caratteristiche che conosciamo noi oggi. Il 14 ottobre 1884 infatti Domenico Melegatti, fondatore dell’omonima industria dolciaria veronese, deposita ufficialmente i brevetti di questo dolce morbido e delizioso a forma di stella ad otto punte, fatto con frumento, zucchero, uova, burro, lievito e vaniglia.
Ad ogni modo, se vuoi portare in tavola il pandoro migliore di tutti devi sempre fare attenzione a questi dettagli ben precisi. Innanzitutto, devi controllare che la forma sia quella di una stella ottagonale e che la superficie esterna sia liscia, senza crosta e dalla colorazione dorata ed uniforme. Al taglio deve apparire asciutto e soffice, con un’alveolatura piccola ed omogenea, che confermi una lievitazione lenta e priva sbalzi termici.
Il colore della pasta deve essere bello giallo, mentre il profumo deve emanare note di burro e vaniglia. Inoltre, è buona norma verificare il peso. Un pandoro di buona qualità deve essere abbastanza pesante, sempre in rapporto alle sue dimensioni. Nel toccarlo, invece, le mani devono rimanere pulite, senza tracce di unto o di umido.
Infine, all’assaggio deve lasciare una bocca non troppo pastosa. Per quanto riguarda l’aggiunta dello zucchero a velo, ognuno è libero di seguire i propri gusti. È tutto chiaro? Non ti resta quindi che acquistare il tuo pandoro e gustarlo insieme a tutta la famiglia!
Parole di Veronica Elia
Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".