Ogni sintomatologia del nostro corpo, come per esempio la pancia gonfia, ci offre l’opportunità di metterci all’opera nell’indagare e risolvere ciò che non sta funzionando come dovrebbe nel nostro organismo. Sento spesso storie di persone che ne sono afflitte da anni e assumono costantemente carbone vegetale, fermenti di ogni genere, aloe e tisane varie per risolvere la problematica.
Senz’altro sono tutti rimedi che possono essere di aiuto ma di certo, non lavorano sulla causa e se non si identifica e lavora sulla causa di un sintomo, questo non verrà mai risolto in maniera definitiva perché si ripresenterà ciclicamente.
Detto questo, soffrire di “pancia gonfia” significa ritrovarsi alle prese con una fastidiosa sensazione di pienezza e di tensione a livello di stomaco e intestino.
L’alimentazione gioca un ruolo primario nella risoluzione del problema, qualunque sia la causa. I meccanismi alla sua base sono complessi ma molto spesso, la causa è data da più problemi che si combinano fra di loro. Spesso, questa condizione, è anche il sintomo di un problema di salute sottostante che può richiedere una diagnosi più approfondita.
Il gonfiore addominale può essere causato infatti da disturbi o patologie gastrointestinali ma anche individui senza alcun problema di salute possono presentarlo e in questo caso si parlerà di gonfiore funzionale.
La distensione addominale viene comunemente associata a:
In generale sarebbe bene limitare alcuni alimenti perché potrebbero influire negativamente. Ecco alcuni esempi:
Ogni caso è a sé e solo conoscendo la causa specifica alla base della sintomatologia della cosiddetta pancia gonfia si può creare un piano di intervento efficace e soprattutto un’alimentazione personalizzata, su misura, adeguata e strategica per ottenere una reale e definitiva risoluzione.
Di fondamentale importanza sarà scegliere metodologie appropriate di preparazione e cottura degli alimenti a seconda della specifica funzione organica che vogliamo attivare o disattivare, ad esempio, senz’altro fondamentale sarà l’utilizzo di modalità di preparazione degli alimenti che facilitino e sostengano il lavoro del fegato, l’escrezione della bile, la funzione intestinale.
È fondamentale ovviamente anche la scelta corretta degli alimenti e soprattutto, dei loro abbinamenti. Parlando molto in generale, in molti casi, il peperoncino è ad esempio prezioso in quanto ha un effetto carminativo, digestivo, aumenta la peristalsi intestinale e l’escrezione della bile.
Un buon utilizzo e abbinamento potrebbe ad esempio essere quello a base di zucchine grigliate e una pasta saltata in padella con peperoncino.
Un esempio invece di colazione ottimale per un effetto antigonfiore e digestivo potrebbe essere una tisana di alloro con del pane fresco e ben tostato e dell’olio extra vergine di oliva di buona qualità.
Il nome spaventa alcuni e fa venire in mente scene da film scifi, invece il…
Se avete poco tempo la ricetta dei crostini con crema di salmone è quella che…
Mai e poi mai fare una certa cosa prima dello scoccare della mezzanotte del 31…
Non avrei mai immaginato che una spolverata di questo ingrediente avrebbe fatto tornare brillanti i…
Come preparare i biscotti alberelli di Natale con crema e marmellata? Scopri la ricetta per…
Anche se innocue, possono creare grande disagio: ora so come liberarmi definitivamente delle ragnatele in…