L’0lio d’oliva di casa nostra è veramente il numero uno al mondo? Da uno studio giunge una risposta inaspettata.
Olio d’oliva italiano, una delle eccellenze del Made in Italy. Noto e apprezzato in tutto il mondo, l’olio nostrano. Ma è davvero il migliore? Il prodotto dei nostri oliveti è veramente il numero uno a livello mondiale? Anche in Australia la qualità dell’olio della Penisola è conosciuta. E proprio qui, nel Paese dei canguri, qualcuno ha pensato bene di stilare la classifica degli oli top al mondo.
A incaricarsi di elaborare la speciale classifica delle nazioni dove è possibile degustare le migliori qualità di olio è stato il sito ‘Compare the market’, che si occupa di confrontare servizi finanziari. assicurativi e di utilità domestica, ma che non manca di analizzare anche altre tipologie di prodotti. Come appunto l’olio d’oliva.
La classifica di ‘Compare the market’ è stata stilata sulla base di una serie di fattori come la produzione, il numero di oliveti, il sentimento positivo associato all’0lio di oliva e altri ancora. L’esito finale si è tradotto in una selezione dei luoghi dove assaggiare olio d’oliva è un’esperienza da non perdere. La risposta alla domanda iniziale (l’olio italiano è davvero il migliore?) però sorprenderà sicuramente i più.
Al primo posto della classifica dei migliori oli d’oliva troviamo già una sorpresa. La medaglia d’oro dell’olio d’oliva, secondo gli australiani, va infatti alla Spagna. Grazie al clima mediterraneo caldo e secco, il Paese iberico può vantare la maggiore produzione di olio d’oliva (5.965.080 tonnellate) e si posiziona secondo per numero di oliveti (2.623.100). Le regioni migliori per gustare l’olio? Valencia, Catalogna e Estremadura.
L’Italia deve accontentarsi della seconda piazza nella top ten mondiale del gusto anche se raggiunge il punteggio più alto riguardo alla valutazione dell’olio d’oliva (115) e il maggior numero di sessioni di degustazione di olio d’oliva (147). Lo Stivale è anche il secondo produttore mondiale di olio d’oliva (2.194.110 tonnellate), coltivato quasi in tutte le regioni italiane: diciotto su venti.
Terzo posto per la Grecia, che spicca per il sentimento più positivo legato all’olio di oliva (25%) e per il secondo maggior numero di sessioni di degustazione (65). Appena fuori dal podio la Turchia, seguita dall’Albania che ha il maggior numero di oliveti al mondo (che coprono ben 9.166.006 ettari). Il Marocco è il primo Paese extraeuropeo ad apparire in questa speciale classifica, al sesto posto.
Il settimo posto lo ottiene un Paese sudamericano: l’Argentina, per merito soprattutto dell’oleoturismo che caratterizza la zona di Mendoza. Si ritorna in Europa con l’ottavo posto che va al Portogallo. Si aggiudica il nono posto la Tunisia, che può fregiarsi della terza più grande estensione di oliveti al mondo (1.870.000 ettari). Chiude infine l’Australia, con oliveti che si distendono su una superficie di 1.000.000 ettari dal Nuovo Galles del Sud fino all’Australia Occidentale
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