Olio al finocchietto selvatico, profumo e colore nel piatto: fai da te in due mosse

Procedimento olio aromatico al finocchietto selvatico

Con dell'olio d'oliva e del finocchietto selvatico si può ricavare un ottimo olio aromatico facilissimo da fare (Buttalapasta.it)

Il finocchietto selvatico può conferire un tocco di aromaticità e freschezza ai nostri piatti: così possiamo farci un olio aromatico.

L’uso di spezie ed erbe aromatiche nei piatti può determinarne la buona riuscita. Un piatto, per risultare gustoso, deve infatti avere un sapore ricco e stratificato, che si può ottenere soltanto con l’uso dei giusti ingredienti, comprese le erbe aromatiche.

Tra i tanti modi di usarle possiamo annoverare quelle a crudo, gli infusi, oppure degli oli aromatici. Altri metodi molto innovativi per usare le erbe aromatiche sono la sferificazione o la vetrificazione. Quest’ultima si ottiene stendendo delle foglie di erbe aromatiche su un foglio di pellicola, spennellandole con dell’olio e mettendole nel microonde per 4 minuti alla massima potenza.

Così facendo si ottengono delle erbe rigide e dall’aspetto lucido, tanto d’effetto sui piatti quanto delicate da maneggiare. La sferificazione, invece, ci permette di creare una sorta di caviale, con qualsiasi tipo di ingrediente liquido.

Olio di finocchietto selvatico: usalo per condire primi e secondi piatti

In questa guida, ad esempio, trovare le istruzioni da seguire per ottenere del caviale di basilico. E una volta imparato il procedimento (che prevede l’impiego di agar agar), si potrà facilmente applicare anche ad altri alimenti.

L’olio al finocchietto selvatico si può usare per aromatizzare minestre, primi o secondi piatti (Foto Instagram @greenpepper_foodtruck) – Buttalapasta.it

E se invece volessimo fare un olio aromatico con cui condire minestre, risotti, primi o secondi piatti? Poniamo ad esempio il caso di voler preparare dell’olio di finocchietto selvatico. Il procedimento è semplicissimo è necessiterà dei seguenti ingredienti: finocchietto selvatico e olio EVO.

Laviamo dunque il finocchietto, poi frulliamolo assieme all’olio d’oliva. Questo composto andrà bollito per qualche minuto. Il calore, unitamente ai grassi contenuti nell’olio, ci permetterà di estrarre tutti gli aromi dal finocchietto.

Nell’ultimo passaggio procuriamoci un colino, così da filtrare i residui solidi dal resto dell’olio. A questo punto il nostro olio al finocchietto selvatico è pronto da abbinare ai nostri piatti. Tra le accoppiate più vincenti possiamo annoverare quella con i fagioli, sia borlotti che cannellini. Nella cucina siciliana, invece, questa erba è parte integrante della classica pasta con le sarde.

Spostandoci in Toscana, il finocchietto diventa il protagonista della finocchiona, un salame di maiale aromatizzato appunto con semi di finocchio. Per un’alternativa al classico pesto alla genovese, invece, si può provare il pesto di finocchietto selvatico. Ultime ma non ultime le tisane al finocchio, che hanno effetto digestivo e decongestionante.

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