Di Cesare Orecchio | 28 Dicembre 2024
Una multa per aver mangiato un dolcetto natalizio, sarà vero? Effettivamente sì e bisogna analizzare la questione: di seguito trovi ciò a cui devi prestare attenzione!
Le feste sono da sempre una scusa squisita per trascorrere del sano tempo in famiglia e con le persone a cui vogliamo più bene, bisogna ammetterlo. La tavola imbandita ospita tanti manicaretti sfiziosi, i bimbi adorano scartare i regali e ovviamente non mancano tutte le specialità, sia esse regionali o nazionali. Impossibile ad esempio affermare che sia Natale senza una gustosa fetta di pandoro o di panettone, così come la cioccolata calda, il torrone e chi più ne ha più ne metta.
Eppure, tra gli altri dolci natalizi, spesso ne troviamo uno in particolare che viene offerto ai parenti o agli amici quando vengono a farci visita. Se in altri contesti potremmo gustarlo con piacere e senza alcun timore, adesso il rischio si fa enorme, specialmente perché mangiarne qualcuno in più potrebbe addirittura farci beccare una multa salatissima. Quando lo scoprirete insieme a noi farete sicuramente molta più attenzione, ve lo garantiamo!
Il dolcetto natalizio che potrebbe farci prendere una multa e oltre: occhio al rischio
Come detto, sono tanti i dolci natalizi che durante le feste non possono certamente mancare: partendo dal panettone e dal pandoro, i grandi classici per eccellenza, passando anche per altre tipologie, ognuna con la propria variante regionale. Basta pensare ad esempio al torrone napoletano, solitamente preparato per il giorno dei morti, ma presente anche in tutte le pasticcerie durante il corso delle festività natalizie. Tuttavia anche una bella cioccolata calda, cremosa e densa può rispecchiare appieno tutta la magia del periodo.
Eppure, a volte senza neppure farci caso andiamo a gustare un dolcetto che in tutto il Natale è presente sulle nostre tavole e stiamo parlando proprio dei cioccolatini. Non quelli classici al fondente o al latte, o ancora quelli pralinati o con creme all’interno, ma ci riferiamo nello specifico a quelli alcolici. Sappiamo tutti ormai che le nuove normative legate al Codice della Strada si siano fatte ancor più stringenti, pertanto l’attenzione non può mai venir meno. Ma davvero rischiamo multa e ritiro di patente se mangiamo un cioccolatino alcolico? La questione è complessa in realtà, e va necessariamente analizzata.
Non sono pochi i classici cioccolatini contenenti liquori o altra tipologia di alcol, sicuramente quelli più famosi sono i Mon Cherì, le palle di Mozart, alcune versioni limitate prodotte dalle stesse aziende di liquori(vedi ad esempio i cioccolatini all’Amaro del Capo o i cioccolatini al Bayles), questi possono contenere circa 0,60 grammi di alcol per pralina. Prendendo come riferimento un uomo medio di 80 kg e una donna di 60 kg, il primo dovrebbe mangiarne circa 50 prima di superare effettivamente il tasso alcolemico al momento imposto per legge, la seconda invece circa 30.
Bisogna poi considerare altre variabili, come il peso e la capacità del metabolismo di smaltire più o meno velocemente l’alcol ingerito. Solitamente le persone minute, esili, magre e con poca massa grassa o muscolare tendono a smaltirlo con molta più lentezza. Tuttavia chiariamo: mangiare uno o due cioccolatini liquorosi a stomaco pieno non comporterà nessun pericolo per sanzioni o patenti, tuttavia consumarne rapidamente una decina a stomaco vuoto potrebbe effettivamente compromettere il nostro stato psico-fisico(in questo caso gli effetti dell’alcol sarebbero maggiori) e risultare positivi all’alcol test.
Va da sé poi considerare che, dopo aver bevuto anche solo 2 o 3 bicchieri di vino, mangiare 10 cioccolatini alcolici potrebbe incrementare la quantità di alcol nel nostro organismo. Pertanto sempre massima attenzione, prudenza e sopratutto intelligenza.
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.