Di Romana Cordova | 10 Aprile 2024
Il trucco per conservare le fave nel modo migliore: con questo sistema non si anneriscono e si mantengono bene.
Le fave sono i legumi di primavera: è questo il periodo dell’anno in cui mangiarle. Presenti fino ad estate inoltrata si possono assaporare preparate in vari modi e sono buone sia crude che cotte. Quando sono fresche bisogna sapere come pulirle perfettamente e come conservarle nel modo corretto per mantenerle in ottimo stato e non far sì che si anneriscano.
Sono ricche di sali minerali quali potassio, ferro, calcio. Forniscono un buon apporto di vitamine del gruppo B, di proteine e fibre. Si rivelano utili per la salute del cuore e del sistema nervoso ed, inoltre, hanno poche calorie, sicuramente meno rispetto ad altri legumi. Questo le rende adatte anche nelle diete ipocaloriche come quelle dimagranti.
Nel nella loro stagione è possibile trovarle fresche, nel corso dell’anno si possono mangiare le fave secche e tra le varietà esistenti la più comune e conosciuta è certamente la Baggiana, caratterizzata da un baccello largo e corto e da semi grossi dalla forma schiacciata. Come si fa a pulirle bene e a conservarle correttamente? Ecco i metodi.
Pulire e conservare le fave al meglio: i sistemi facili ed efficaci
Per pulire le fave ci vuole solo un po’ di pazienza. Il procedimento è elementare ma occorre il tempo per aprire ogni baccello ed estrarre i semi. Può essere un’attività rilassante che consente di concentrarsi sulla gestualità ripetitiva per un po’. Il baccello deve essere diviso a metà e aprendolo completamente si passa ad prelevare i semi e per farlo più velocemente basta far scorrere il dito pollice lungo di essi. È un’operazione che, presa la mano, si fa ad occhi chiusi.
Si riconosce la freschezza delle fave dal loro colore. Se sono verde chiaro vuol dire che sono freschissime, al contrario se hanno un colore più scuro significa che sono state raccolte da più tempo. Nel caso in cui si presentano scure bisogna eliminare la pellicina esterna che ricopre il seme per renderle più dolci e tenere. Certamente il procedimento è lungo e richiede pazienza, ma ne vale la pena.
Dopo aver pulito le fave queste possono esser conservate per essere cucinate successivamente. La conservazione però non dura al lungo. In frigorifero si mantengono bene per non più di 3 giorni, poste in un contenitore chiuso con pellicola alimentare. Le fave si possono anche congelare. Ma in questo caso, prima di farlo è bene sbollentarle per circa 5 minuti. Poi lasciare che si raffreddino a temperatura ambiente e riporle negli appositi sacchetti per la conservazione degli alimenti in freezer.
Lì potranno stare per circa 6 mesi. Lo stesso tempo dura la conservazione delle fave secche che devono esser riposte in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e tenute in un luogo fresco e asciutto fuori dal frigo.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.