Di Stefania Depaoli | 23 Febbraio 2024
Ponete attenzione alla carne confezionata che acquistate, l’etichetta da sola non basta: ecco alcuni trucchi per capire se è fresca.
Se hai in programma di fare un po’ di spesa per la settimana, poiché il frigo è vuoto, o congelare della carne per la cena con gli amici in programma per sabato prossimo, dovrai assicurarti che sia molto fresca, per non avere brutte sorprese, quando, in procinto di cucinare. Il momento peggiore sarà quando scoprirai che, nonostante tu l’abbia congelata appena tornato dal supermercato, la carne manda un cattivo odore e velocemente dovrai affidarti al delivery di turno per gustare una bella cenetta con i tuoi ospiti.
Probabilmente la carne che avevi acquistato, non era freschissima e nonostante il congelamento il processo di deterioramento è proseguito fino a renderla immangiabile, costringendoti a buttare tutto nel cestino, con un conseguente spreco di cibo e di denaro. Ma ci sono dei segnali cui dobbiamo far caso prima dell’acquisto, che ci facciano capire se la carne non sia fresca, anche se l’etichetta sulla confezione dice il contrario?
Proviamo intanto a leggere le indicazioni che troviamo proprio sull’etichetta che ci dà le seguenti informazioni: provenienza, luogo di macellazione, ovviamente il prezzo al Kg. il peso e il prezzo della confezione. Leggeremo inoltre la data di scadenza e il consiglio di conservarla sempre tra gli 0 e +4 gradi C.
Come accorgersi al primo sguardo che la carne non è più tanto fresca
Oltre a queste indicazioni, i nostri sensi ci vengono in aiuto con delle accortezze pratiche, che con l’abitudine ci faranno scartare con sicurezza i prodotti non freschi. Per prima cosa controlliamo il colore della carne, che deve essere uniforme e vivace a seconda del tipo di animale: rossa se manzo, rosa se vitello o agnello, rosa perlaceo se maiale
Dovete dire no a sfumature scure o giallo-verdognole che possono essere una campanello d’allarme di una cattiva conservazione e anche il grasso, se c’è, deve essere bianco o al massimo giallo chiaro.
Se la carne è confezionata, deve essere comunque soda. Una prova che possiamo fare in tal senso, ma senza ovviamente bucare la pellicola di rivestimento, è tastarla con un dito. Se è fresca, l’impronta sparisce subito. Diversamente al tatto sarà moll,e senza consistenza. In ultima analisi dobbiamo considerare l’odore che è la spia più potente. Quello della carne fresca è delicato, piacevole. Se avrà un odore acre, certamente non sarà più buona.
Anche la conservazione in frigorifero è molto importante: come norma generale possiamo seguire l’acronimo FIFO, FIRST IN- FIRST OUT e cioè il primo alimento fresco che entra è il primo che va consumato. Questo metodo ci aiuterà anche a ridurre gli sprechi.
Parole di Stefania Depaoli