L’elenco aggiornato di tutti gli alimenti contenenti alcol: alcuni persino insospettabili, da rimanere scioccati.
Generalmente l’alcol è sovente impiegato in cucina, specialmente nella preparazione di alcune ricette. L’ingrediente ideale per alcune leccornie, magari delle varianti, come ad esempio il tiramisù, realizzato con i savoiardi inzuppati nel liquore anziché nel caffè, al fine di renderlo più vivace. Classico è il rum, utilizzato per il babà oppure il savarin, simile a questi ultimi ma a forma di ciambella. Oppure l’alchermes, vanigliato e speziato, talvolta rinvenibile nella zuppa inglese o zuccotti.
Come si evince, dunque, l’alcol non è così inusuale tra i fornelli, tuttavia vi sono particolari alimenti (impensabili) che lo contengono, seppur in minime percentuali. Nessuno avrebbe mai immaginato, soprattutto per determinati tipi di prodotti comuni, spesso presenti nelle dispense delle famiglie e magari a contatto con i bambini. Probabilmente non accade nulla, essendo (si spera) una quantità ridotta ma sicuramente può alterare il gusto e comunque creare una cattiva abitudine.
Non è un mistero che le merendine siano alcoliche. Ormai è un acceso dibattito legato, difatti, al quantitativo di etanolo presente. Non a caso, quando si aprono le confezioni, si solleva quell’aroma non a tutti gradito – specialmente se si considera il target a cui sono destinate. Ad esse si aggiungono altrettanti alimenti che presentano tassi alcolici sbalorditivi. Ebbene, l’alcol, quindi, come ingrediente o esaltatore di sapidità racchiuso proprio nei cibi riportati qui di seguito.
Gelati al gusto cioccolato, torte, praline, ma anche marmellate, composte e persino zuppe. I succhi di frutta, pane, kefir e kombucha presentano, per loro natura, una percentuale alcolica senza ulteriori extra, ritenendo addirittura irrilevante quanto in essi contenuto – si parla di numeri volumetrici irrisori. Invece negli altri casi l’etanolo è un additivo, come specificato poc’anzi, per insaporire il piatto. Numerose ricette, difatti, prevedono l’uso del vino o altre bevande ad alta gradazione affinché si conferisca quel quid in più.
A titolo di esempio, si sfumano risotti o ancora prelibatezze a base di carne e pesce, magari precedentemente marinati nell’alcol. Quindi, sia come eccipiente naturale, additivo, solvente negli aromi o conservante, l’etanolo è presente ovunque (o quasi). Certo, durante la cottura buona parte evapora ma non del tutto. Oltretutto si presta attenzione durante la lettura dell’etichetta, tuttavia il consumatore medio ritiene che la tutela vigente sia insufficiente chiedendo maggiori provvedimenti come una segnaletica chiara e visibile sulle confezioni.
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