Di Cesare Orecchio | 6 Gennaio 2025
Le ricette con la planetaria sono tante e tutte diverse, ma bisogna prestare attenzione a come la si usa: alcuni errori possono rovinarle del tutto!
Da quando è stata inventata la planetaria, la vita di milioni di professionisti è certamente cambiata, soprattutto per coloro che abbiano un’attività dolciaria o panaria. Ovviamente esistono tanti modelli diversi e ormai possiamo acquistarne una ad uso domestico ad un prezzo piuttosto accessibile, permettendoci quindi di creare tanti golosi manicaretti in modo facile, semplice e veloce. Uno strumento che piace molto agli appassionati di dolci in particolar modo perché concede la possibilità di montare, lavorare impasti e molto altro.
Eppure, a volte un uso improprio dell’elettrodomestico potrebbe farci correre il rischio di rovinare le nostre ricette, specialmente quando bisogna preparare torte o farciture varie. Si sa, la pasticceria in qualche modo è chimica e fisica, pertanto anche solo 30 o 40 gr in più di un ingrediente potrebbero compromettere il risultato finale. Ma anche l’uso sbagliato della planetaria! Ecco perché oggi vogliamo svelarvi alcuni errori più tipici e darvi qualche consiglio pratico che certamente svolterà tutte le vostre ricette!
Ricette con la planetaria e gli errori più diffusi: una guida completa per non commetterli più
Come detto, ad oggi quasi tutti possiedono una planetaria in casa, ben disposta su un mobile della cucina in attesa di essere utilizzata per la prossima ricetta. Con questo strumento indispensabile possiamo montare panna, albumi, realizzare creme golose per farciture, ma anche preparare impasti ad alta idratazione salati, come ad esempio quello per il pane o per la focaccia alta. Tuttavia il modo in cui la si usa può nettamente compromettere il risultato finale nel momento in cui non si sfruttino gli strumenti adeguati, specialmente gli utensili in dotazione.
Le varie fruste e i ganci, ad esempio, hanno una specifica funzionalità che garantisce una prestazione diversa in base all’uso stesso che se ne faccia. Cosa bisogna usare, pertanto, in base alla ricetta che si stia seguendo? Ricordiamoci sempre queste piccole regole da seguire.
- Frusta classica: ogni planetaria in dotazione possiede un gancio a frusta, da montare al braccio del corpo della macchina e che risulta indispensabile per tutti i lavori di montatura. Va usata per lavorare la panna fresca, gli albumi d’uovo, la classica crema chantilly, ma anche la crema al mascarpone. Si usa anche per la realizzazione del Pan di Spagna e in generale per tutti gli impasti a base di uova che prevedano una successiva lievitazione in forno. L’errore che si tende a commettere spesso è l’uso comune della frusta per qualsiasi lavorazione, ma come vedremo tra poco non è affatto così.
- Gancio a foglia: quest’ultimo è presente in moltissime planetarie già in dotazione nella confezione d’acquisto, eppure sembra quello meno usato da chi adora fare i dolci in casa. Rispetto alla frusta normale, il gancio a foglia è particolarmente indicato per tutti quegli impasti dolci o salati che prevedano una cottura in forno rapida e con poco lievito, o ancora in totale assenza. Utile quindi per lavorare ingredienti che debbano essere trasformati in impasti per crostate, biscotti, sbriciolata oppure briseé e pasta sfoglia.
- Gancio da incordatura: infine troviamo lui, quello per eccellenza da utilizzare per tutti gli impasti lievitati che prevedano un’incordatura. Grazie alla sua struttura incurvata, permette di lavorare acqua, farina, uova, burro e molto altro affinché si formi la maglia glutinica che permetterà successivamente di ottenere pane, focacce, pizze, panettoni, pandoro e molto altro ancora. Non si dovrebbe usare né per montare, né per preparare impasti di frolla perché non riuscirebbe a dare struttura.
Adesso sapete ogni uso specifico e soprattutto come non sbagliare più. Seguite i nostri consigli e possiamo garantirvi che non ci saranno più errori, i vostri dolci o prodotti salati verranno sempre alla perfezione!
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.