Nulla di buono nemmeno per il salmone affumicato: solo 2 marche su 15 superano il nuovo test (Buttalapasta.it)
Non ci sono buone notizie a proposito del salmone affumicato: secondo un nuovo test solo 2 marche su 15 rispettano gli standard.
Il salmone affumicato è un prodotto acquistabile praticamente in qualsiasi supermercato ed è anche molto apprezzato dai consumatori perché è l’ideale per portare in tavola un pasto gustoso e veloce. Purtroppo però proprio prima di Natale, un periodo dell’anno in cui questo alimento viene adoperato per preparare tantissime ricette, soprattutto antipasti, un nuovo test ha messo in allarme tutti.
Secondo quanto emerso da una ricerca condotta dalle riviste svizzere Saldo e Bon a Savoir, molte marche di salmone affumicato presenterebbero considerevoli criticità. Di fatto, solo 2 prodotti su 15 di quelli analizzati rispetterebbero gli standard di qualità imposti. Cerchiamo di approfondire meglio il discorso.
Secondo un recente studio condotto dalle riviste svizzere Saldo e Bon a Savoir, non ci sarebbero buone notizie a proposito di un prodotto molto diffuso ed amato dai consumatori: il salmone affumicato. Stando a quanto emerso, solo 2 marche su 15 avrebbero di fatto superato i test.
Allarme salmone affumicato: solo 2 marche su 15 superano il test (Buttalapasta.it)
In fase di analisi i ricercatori hanno preso in considerazione diversi fattori, tra cui: bilancio degli acidi grassi, quantità di pesce, igiene e freschezza. Ciò che è parso chiaro è un dato in particolare. Alcuni salmoni affumicati non soddisferebbero gli standard di freschezza e qualità nutrizionale che ci si aspetterebbe. Fra i prodotti valutati, solo due confezioni acquistate da Globus e Denner sono stati indicate come “molto buone”. Entrambe contenevano salmone selvatico dell’Alaska ed hanno rivelato un contenuto equilibrato di omega-3 e omega-6.
Quattro confezioni di salmone d’allevamento, provenienti da Aldi, Coop e Migros, presentavano invece un rapporto sfavorevole di omega-6 rispetto agli omega-3, denotando così una qualità inferiore. Ciò dipende principalmente dall’alimentazione dei salmoni, ricca in questi casi di proteine vegetali e oli vegetali, che a lungo andare influisce in modo negativo sulla salute del pesce.
Inoltre, sebbene le condizioni igieniche siano migliorate rispetto al passato, non tutte le marche testate avrebbero portato i risultati sperati. 11 dei 15 prodotti analizzati hanno presentato cariche batteriche accettabili, alcune però hanno mostrato livelli preoccupanti. Soprattutto il prodotto Almare Seafood di Aldi e i salmoni di Coop Svizzera e Migros.
Nonostante i dati si riferiscano a prodotti commercializzati in Svizzera, è importante non sottovalutare i risultati del test perché la maggior parte del salmone affumicato venduto in Europa proviene dagli stessi allevamenti. Inoltre, questo studio ci dà la chiara indicazione di scegliere sempre salmoni selvaggi piuttosto che quelli di allevamento, in quanto migliori in termini di qualità.
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