In genere il pesce è molto salutare, ma non tutti i tipi. I dietologi parlano chiaro: ecco quali sono le varietà che non è bene mangiare quando si vuole dimagrire.
Il pesce di solito è considerato un alimento che rappresenta una scelta sana e si consiglia spesso di inserirlo nella propria dieta affinché sia salutare ed equilibrata. Ma in realtà non è sempre così, o meglio, non lo è per quanto riguarda tutti i tipi di pesce.
Ce ne sono di benefici ed altri da evitare. Quelli ricchi di nutrienti essenziali come gli acidi grassi Omega-3, le proteine di alta qualità e una varietà di vitamine e sali minerali sono ovviamente la scelta giusta.
Altri però hanno caratteristiche diverse e i dietologi mettono in guardia affermando che è meglio starne alla larga. Come sostiene la cardiologa e dietista Michelle Routhstein, bisogna conoscere l’apporto nutrizionale che ogni tipologia può dare all’organismo e scegliere quale è meglio introdurre nel proprio piano alimentare.
Elenca perciò una serie di pesci assolutamente consigliati perché ricchi di importanti sostanze benefiche e altri che invece è proprio meglio non mangiare. Per individuare i migliori basta sapere cosa contengono ed alcuni sono molto noti per essere estremamente salutari.
Sempre la dottoressa Routhstein afferma ciò che è noto alla maggior parte e cioè che il miglior pesce in assoluto dal punto di vista nutrizionale è il salmone. È tra le migliori scelte che si possono fare perché ha un alto contenuto di Omega-3, i grassi che aiutano a mantenere una buona salute cardiovascolare e cerebrale.
Aiuta a ridurre i trigliceridi e ha un’influenza significativa sulla diminuzione della pressione alta. Ricco anche di proteine, lo si considera utile anche per le sue proprietà antinfiammatorie per chi soffre di artrite.
Al salmone si aggiungono le ostriche e le sardine come alimenti che vengono dal mare e che sono estremamente benefici. Questi ultimi oltre agli Omega – 3 contengono anche un buon quantitativo di ferro. Si sottolinea però di non consumare mai il pesce crudo. Per evitare pericolose contaminazioni batteriche è bene sempre mangiarlo cotto.
Le sardine sono ricche anche di EPA e DHA, importanti acidi grassi, oltre al calcio fondamentale per la salute delle ossa. La dietista consiglia anche l’Halibut o ippoglosso che contiene molto selenio e per questo aiuta a ridurre lo stress ossidativo. Allo stesso modo è una buona fonte di vitamina B6 utile per rafforzare il sistema immunitario.Tra i migliori pesci risulta anche il dentice, ricco di potassio.
La classifica dei peggiori pesci, quindi quelli da evitare o mangiare molto di rado vede tra loro la sogliola. Molto povera di nutrienti presenta al tempo stesso un alto rischio di contenere sostanze contaminanti. Inoltre ha molto sodio, sconsigliata quindi a chi ha problemi di ipertensione.
Da evitare anche la tilapia d’allevamento: in essa sono presenti generalmente alti livelli di contaminanti e anche di antibiotici. Bisogna stare alla larga anche dal pesce specchio atlantico che può contenere alti livelli di mercurio.
Non fa bene neanche lo squalo che contiene la neurotossina del mercurio e dovrebbe essere evitato soprattutto da donne incinte e bambini. Con moderazione ci si può accostare al tonno. Se da una parte dà un buon apporto di Omega – 3 e vitamine B6 e B12, contemporaneamente è possibile la presenza di mercurio. Quindi per non rischiare è meglio mangiarlo di tanto in tanto e poco.
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