Quali pomodori comprare al supermercato per una scelta consapevole e genuina? Occhio a questi dettagli perché fanno la differenza!
Il simbolo per eccellenza italiano, che difficilmente a pochi non piacerà, che concede incredibili soddisfazioni: parliamo ovviamente di lui, del fantomatico pomodoro. Tagliato a fettine e condito con sale, pepe e origano è una goduria, ridotto a salsa riesce a sfamare tutti specialmente quando la aggiungiamo alla pasta, gustoso nella versione in pelati, da schiacciare con le mani e da aggiungere a piatti di carne e pesce. Insomma, senza pomodori non si potrebbe vivere!
Ricchi di nutrienti che fanno benissimo alla salute dell’uomo, non sono tutti uguali e ovviamente ne esistono diverse varietà. A prescindere da quella che si preferisca però, bisogna stare attenti alla scelta che si fa al supermercato e anche dal proprio fruttivendolo di fiducia. Infatti saper riconoscere pomodori buoni e genuini ci permette non solo di nutrirci consapevolmente, ma anche di poterli conservare per più giorni. Vi è mai capitato di acquistarli freschi e dopo appena due giorni trovarli raggrinziti e ammuffiti? Ciò dipende da alcuni fattori che noi di buttalapasta svogliamo rivelarvi!
Come anticipato, i pomodori appartengono alla tradizione culinaria di tutta Italia: per fare esempi di qualche piatto, è fondamentale nella ricetta del ragù alla bognolese, così come il ragù napoletano. Il piatto per eccellenza per servirlo poi è la caprese, ve la immaginate senza quelle belle fette turgide e lucide rosse ad accompagnare la mozzarella? Per non parlare poi del gesto tradizionale per eccellenza di tutto il Sud Italia, ovvero ridurlo a passata da conservare in dispensa per tutto l’anno.
Insomma, è difficile immaginare una vita senza pomodori, a patto che però vengano acquistati seguendo alcuni criteri. Un pomodoro che non rispetta i parametri di sicurezza e genuinità tenderà a raggrinzirsi già solo dopo due giorni dall’acquisto e nei casi peggiori potrebbe ammuffire, contaminando anche eventuale verdura accanto ad esso. Il trucco per scegliere quelli giusti e più ‘sani‘ è controllare che vi sia attaccato ancora il gambo. Questo ci fa capire non solo se il frutto sia buono, ma anche da quanto tempo sia presente al banco frutta.
Se quindi il gambo presenta un bel colorito verde, acceso e vivido, significa che quei pomodori attaccati ad esso saranno stati raccolti da poco tempo. Se invece il gambo ha perso il suo verde brillante, assumendo più una colorazione marrone, significa che sarà più vecchio e potrà andare a male con molta più velocità. E quelli senza gambo? Guardiamo il picciolo: se è bianco con un cerchio verde esterno, quel pomodoro durerà molti più giorni, se invece sarà pallido, tendente al beige dovrà essere consumato in fretta.
Infine ricordiamoci che, rispetto a quanto si possa pensare, i pomodori non andrebbero mai conservati in frigorifero perché il rischio è di farli appassire con molta più possibilità. Dovremmo tuttavia tenerli in un luogo fresco ma lontano da fonti umide. In alternativa, mai metterli nel cassetto delle verdure del frigo, piuttosto inseriamoli in un contenitore con tappo ermetico e lasciamolo negli scomparti centrali!
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