Grazie al trucchetto della nonna potremo rendere più digeribile la cipolla, un ingrediente fondamentale che spesso si rivela un osso duro per lo stomaco.
Cotta o cruda che sia, la cipolla è un ingrediente cardine della nostra tradizione culinaria. Incontrastata regina del soffritto, la cipolla è il classico esempio di un ingrediente povero dall’infinità versatilità, in grado di arricchire numerosi piatti. Conosciuta e utilizzata fin dall’Antichità, la cipolla è anche ricca di proprietà benefiche.
Il carattere di questo bulbo è ben noto: profumo pungente e sapore deciso caratterizzano la cipolla che però talvolta, oltre a farci lacrimare a causa dell’acido solfidrico che sprigiona al taglio, può risultare parecchio pesante al momento della digestione. Senza troppi giri di parole, per alcuni la cipolla può trasformarsi in un piccolo “mattone” che pesa sullo stomaco.
Insomma, c’è chi proprio non riesce a digerire la cipolla. La buona notizia è che grazie a uno dei tanti trucchi delle nostre nonne possiamo rendere più digeribile questo insostituibile ingrediente della cucina di casa nostra.
La cipolla è incredibilmente benefica per il nostro organismo ma può dare problemi di digeribilità e rendere le nostre notti dei piccoli incubi. Spesso però la colpa della notte insonne e della cattiva digestione non sta tanto nella cipolla in sé, ma nel tipo di preparazione, nella quantità e perfino nella rapidità con cui abbiamo consumato il nostro pasto.
Come prima cosa ricordiamo che anche nella consumazione dei pasti vale la regola che la fretta non è una buona consigliera, anzi. Per questo è sempre meglio consumare con calma i piatti, senza gettarsi sulla pietanza con vorace avidità. Il pasto va consumato con lentezza. Oltre a questo consiglio di carattere generale, anche la preparazione della cipolla può aiutarci a digerirla meglio.
Come detto la cipolla può rivelarsi una brutta gatta da pelare, oltre che per gli occhi, anche per il nostro stomaco. Come possiamo fare per renderla maggiormente digeribile? Possiamo ricorrere ai trucchetti delle nostre nonne. Come stufarla nel latte, ad esempio. Oppure affettarla e metterla in ammollo in un recipiente di acqua fredda. Facciamo attenzione a cambiare l’acqua almeno un paio di volte prima di usarla per preparare il nostro piatto.
Come alternativa possiamo sostituire l’acqua fredda per l’ammollo con una soluzione di acqua tiepida e aceto di vino bianco, sempre di fondamentale importanza quando si tratta di cucinare cipolle fresche. Meglio evitare infatti di impiegare cipolle vecchie o germogliate. Una cipolla fresca, soda e profumata non solo avrà un sapore più delicato: favorirà anche la nostra digestione grazie alla maggiore quantità di enzimi.
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