Attenzione a come usi la zucca e a come la cuoci: in pochi lo sanno e altrettanto ti diranno di non farlo, ecco perché!
La zucca è uno degli ortaggi più buoni e golosi di tutto l’autunno, anche se ormai possiamo acquistarla quasi tutto l’anno nei migliori supermercati, sia nella versione fresca che congelata. Anzi, quest’ultima la troviamo spesso nei banchi dei congelati già pulita, tagliata e porzionata per poter essere utilizzata nelle nostre migliori ricette. Povera di grassi e carboidrati, ricca di sali minerali e proprietà, è impossibile non usarla nei nostri piatti non appena inizia a fare freddo.
Tuttavia scommettiamo che accada spesso anche a voi di cuocerla e usarla nelle ricette, accorgendovi che il risultato finale sia venuto acquoso, privo di sapore, con una consistenza diversa rispetto al risultato sperato. Perché? Ciò avviene per un errore che spesso tendiamo a commettere e che quasi nessuno tende a evidenziare. Anzi, chi lo sa preferisce tenerlo per sé. Ma noi di buttalapasta siamo qui per questo e vogliamo svelarvelo. Vedrete come svolteremo totalmente le vostre ricette a base di zucca!
Come dicevamo, la zucca può essere impiegata in una miriade di ricette diverse, partendo da quelle per gli antipasti, passando per i primi, terminando con i secondi e persino con i dolci. Soprattutto questi ultimi grazie all’aggiunta di questo ortaggio riescono ad essere soffici e morbidissimi, delicati e soprattutto gustosi, considerando la dolcezza naturale della zucca stessa. Tuttavia esiste un segreto, o meglio, un trucco di cucina che possiamo attuare quando la cuciniamo e che sicuramente vi svolterà le varie preparazioni.
Prima ancora di scoprirlo, bisogna fare un passo indietro e capire che non esiste soltanto una tipologia di zucca, ma ne troviamo diverse. Qui in Italia abbiamo la possibilità di acquistare le butternut, le hokkaido, le squash, le mantovane, le deliche e le violine. Tuttavia quella che si trova principalmente in molti supermercati italiani è la zucca moscata e proprio qui ‘casca l’asino‘! Ogni tipologia di zucca ha una consistenza e una maturazione diverse, così come la quantità di acqua naturalmente contenuta.
In base alle ricette quindi, dovremo scegliere la zucca adatta e il metodo di cottura adeguato. La zucca moscata, nel caso specifico, si presta ad essere cotta o bollita soltanto quando bisogna preparare minestre, zuppe, vellutate o delle creme per condire la pasta, risulta invece sbagliato sbollentarla quando bisogna preparare biscotti, torte, pasta frolla, ciambelle o lievitati salati. Perché? Essendo ricca di acqua, la lessatura non farebbe altro che fargliene assorbire di più. Per queste preparazioni sarebbe preferibile usare quelle sopracitate.
Ad esempio per i biscotti alla zucca la migliore da usare sarebbe la butternut, la delica o la mantovana, da cuocere rigorosamente in forno e poi frullarla, per aggiungerla all’impasto. Medesimo discorso anche per le focacce salate, se decidiamo di usarla nell’impasto dovremo cuocerla al forno oppure al vapore. Possiamo invece usare la moscata, come anticipato prima, per un’ottima vellutata di zucca o una golosa zuppa mista. Da adesso in poi ricordate questa regoletta e vedrete come le vostre ricette avranno una marcia in più!
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