Di N A | 30 Luglio 2023
Dagli Stati Uniti d’America arriva una nuova guida per cuocere la pasta, e sembra che sia il modo migliore esistente, anche rispetto al nostro.
L’Italia è senza ombra di dubbio il Paese per antonomasia quando si parla di tradizione culinaria e di tecniche che ruotano attorno alla cucina e alla degustazione degli alimenti e delle bevande. Parliamo di un Paese che ha una storia antichissima, che geograficamente si trova in un posto estremamente favorevole per la coltivazione e l’allevamento, e che è stato influenzato da una miriade diversi di popoli e dinastie, tutte con i propri piatti tipici.
Dall’estremo nord, dove è possibile rilevare la forte influenza tedesca e francese, all’estremo sud, dove si trovano piatti della tradizione spagnola e persino araba, l’Italia da sempre getta uno standard qualitativo e tecnico per quanto riguarda l’arte della cucina e l’arte del mangiare. Non a caso molte delle nostre preparazioni sono finite col diventare Patrimonio dell’Unesco, si pensi all’arte del pizzaiolo, in attesa che anche il modo di consumare il caffè possa essere riconosciuto.
Ma se è vero che siamo i migliori al mondo in cucina e a tavola, è altrettanto vero che c’è sempre qualcuno che ha intenzione di insegnarci qualcosa, anche dove eccelliamo. In tal senso segnaliamo la diffusione di una nuova tecnica di cucina della pasta che si sta man mano diffondendo in tutto il mondo, e che parte proprio dagli Stati Uniti d’America e riguarda la cottura della pasta.
Cuocere la pasta all’americana, ecco la nuova tecnica del momento
Spesso quando gli Stati Uniti d’America provano ad insegnare come si cucina o si mangia, si finisce col vedere pietanze grasse, fritte, ricoperte di zucchero o intrise di salsa barbecue e senape. Questa volta, forse con un senso di sfida anche superiore, dall’America arriva un suggerimento su come cuocere la pasta, che sarebbe addirittura migliore del metodo classico italiano.
Come sappiamo in Italia procediamo in questo modo praticamente ogni giorno. Mettiamo in pentola un litro d’acqua ogni 100g di pasta, con 6-8g di sale, facciamo bollire e poi gettiamo la pasta, pronta a scolarla quando è al dente. Il nuovo metodo americano, che prende il nome del suo inventore, ovvero Harold James McGee, è molto diverso. Si mette in una padella la pasta necessaria e una quantità d’acqua esattamente doppia al peso della pasta. Si lascia quindi cuocere piano piano, finché tutto il liquido non sarà assorbito dalla pasta.
Il metodo vanta di essere più sostenibile, dato che consuma molta meno acqua, e anche ideale per creare primi piatti più cremosi, dato che tutto l‘amido rilasciato dalla pasta nell’acqua rimane proprio sulla pasta, andando a rendere sughi come pesti e aglio e olio ancora più succulenti. Provatelo anche voi e decidete da soli: all’italiana o alla McGee?
Parole di N A