Muffa sugli alimenti, il pericolo estivo: ecco cosa fare se trovi cibo andato a male e come evitare il rischio

muffa alimenti

Presenza di muffa nel pane (ButtaLaPasta.it)

Allarme muffa: cosa fare con il cibo andato a male? Ecco come procedere se troviamo degli alimenti in questa condizione particolare ed a quali rischi andiamo incontro.

Quante volte capita di aprire il frigorifero e trovare alimenti ammuffiti da dover buttare? La muffa è un segnale oggettivo, che identifica l’alterazione del cibo, dal punto di vista organolettico. Una volta che la muffa ha preso di mira un prodotto ne rovina l’aspetto, l’odore, ma soprattutto il sapore mettendo a rischio la salute di chi decide di mangiarlo ugualmente.

Inconsciamente molte persone decidono di tagliare via la parte ammuffita tenendo il resto: non sempre è possibile farlo. Il fungo ormai ha preso tutto l’alimento e non è mangiabile. Tuttavia, esistono muffe pericolose e muffe che possono risultare utili. Scopriamole.

Muffa: quali sono utili e quali pericolose?

Come già specificato sopra, esistono muffe pericolose e muffe “benigne“. La muffa è un fungo microscopico che si sviluppa in temperature tra i 15 e i 30 gradi, soprattutto in ambienti umidi, eppure possono crescere in luoghi differenti, come l’interno di un frigorifero.

muffa nel cibo

Muffe pericolose e muffe utili: qual è la differenza? (ButtaLaPasta.it)

Le muffe considerate pericolose sono quelle definite microtossine, le quali una volta sviluppate in un alimento, se mangiato, può recare danni al fegato, ai reni, ai centri nervosi, al sistema digestivo ed in casi più gravi possono essere cancerogene.

Tra le tossine con un livello di tossicità abbastanza alto ci sono:

  • le aflatossine, presenti nei mangimi, nei cereali, nella farina, nel latte, nella frutta secca, danneggiando il fegato;
  • la patulina, tipica nella frutta, nei succhi di frutta e problematica per i reni.

Quando le muffe sono ritenute utili? Quando sono coinvolte nella produzione di antibiotici, nella fermentazione dei vini e nella stagionatura dei formaggi.

Cibo ammuffito: cosa fare?

In primo luogo, quando ci imbattiamo in un alimento ammuffito non bisogna mangiarlo, ma buttarlo, poiché eliminare solo la parte deteriorata non garantisce che il fungo non abbia intaccato anche il resto.

muffa nel cibo

La muffa in alcuni formaggi non è pericolosa (ButtaLaPasta.it)

Solo in alcuni cibi è possibile eliminare la parte con la muffa, mentre da altri no, vediamo quali rientrano nella categoria dei possibilimangiabili“:

  • Formaggi: nei formaggi stagionati è sufficiente eliminare la parte ammuffita, mentre nei formaggi freschi, come la ricotta e la mozzarella, va buttato tutto alla prima forma di muffa;
  • Confetture e marmellate: lo zucchero della marmellata si lega con l’acqua e impedisce la formazione di tossine: la muffa che si presenta sulla superficie di una marmellata deve essere eliminata, ma il resto della confettura può essere ancora mangiato;
  • Mela: mentre le altre tipologie di frutta, una volta ammuffite, vanno buttate, la mela bacata può essere utilizzata, togliendo la zona danneggiata.

Prevenire la muffa

Conservando male gli alimenti, sia in ambito industriale che a casa, possiamo creare le condizioni per lo sviluppo delle muffe.
Per risolvere questo problema, è consigliabile coprire gli alimenti conservati in frigorifero con pellicole e coperchi o in contenitori chiusi, tenendo separati gli uni dagli altri.

muffa nel cibo

Un limone attaccato dalla muffa (ButtaLaPasta.it)

Inoltre, conservare in un luogo asciutto i prodotti che devono essere tenuti a temperatura ambiente è un consiglio importante. È necessario che nelle zone in cui si sono formate le muffe si pulisca e si disinfetti molto attentamente, perché alcune spore invisibili potrebbero aver contaminato i prodotti che si trovano nelle vicinanze.

 

Parole di Caterina Fagiani

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