Di Cindy D | 8 Ottobre 2024
I legumi sono ottimi alleati per la nostra salute e acquistarli in lattina è sicuramente molto pratico. Eppure, potrebbe non essere la scelta migliore.
Nella nostra dieta non dovrebbero assolutamente mancare i legumi. Si tratta, infatti, di una fonte di proteine vegetali che apporta numerosi benefici alla salute. Sono in tanti a prediligere quelli in lattina, vista la praticità con cui possono essere conservati e preparati al momento opportuno. Tuttavia, questa potrebbe non essere la scelta migliore da fare: a mettere in evidenza i pericoli legati al loro consumo ci ha pensato una recente indagine.
Ricchi di fibra, vitamine, minerali e acido folico, i legumi rappresentano degli ottimi alleati per il nostro benessere. Le loro proprietà benefiche sono un toccasana per l’organismo e li rendono anche un alimento ideale per chi è a dieta in quanto sono poveri di grassi e favoriscono il senso di sazietà. Il loro consumo, inoltre, viene consigliato a chi soffre di diabete poiché hanno un indice glicemico basso. Infine sono un’alternativa più che valida alle proteine animali, perfetta per chi desidera ridurre la carne.
Di varietà ne esistono diverse e, quando ci rechiamo al supermercato, possiamo scegliere tra legumi freschi, secchi, surgelati o in scatola. Quest’ultima variante è molto gettonata, soprattutto tra chi ha poco tempo in cucina, e sono in tantissimi a prediligerla. Eppure uno studio realizzato dalla rivista tedesca Oko-test ha puntato l’attenzione sulla presenza, in alcuni campioni di legumi in lattina sottoposti ad analisi, di Bisfenolo A – ovvero un composto noto per le sue conseguenze dannose sulla salute.
Legumi in lattina, questa variante mette a rischio la salute: cosa ha rivelato il test
Il test ha coinvolto in particolare 20 scatole di fagioli pronti, prevalentemente preparati seguendo la ricetta “baked beans” (che prevede la cottura dei legumi in salsa di pomodoro, con tanto di zucchero e spezie). Tra queste, 8 erano biologiche. Lo studio ha portato ad esiti a dir poco allarmanti: la maggior parte dei prodotti (ossia 15) è risultata contaminata da Bisfenolo A. In ben 14 casi sono state addirittura riscontrate quantità “fortemente elevate” del composto.
Quest’ultimo è riconosciuto come un interferente endocrino, in grado di determinare alterazioni dei sistemi nervoso, immunitario e riproduttivo. Sebbene i produttori sostengono che la presenza di BPA sia dovuta alla sua diffusione nell’ambiente, la contaminazione delle lattine potrebbe essere causata anche dalla vernice interna utilizzata in fase di produzione.
Si tratta, in ogni caso, di una situazione molto grave. Il Bisfenolo A è stato indicato dall’Unione Europea come elemento probabilmente tossico per la riproduzione e, visti i rischi per la salute legati all’assunzione di tale sostanza, non dovrebbe assolutamente essercene traccia nei prodotti che acquistiamo.
Dallo studio è emerso anche che nelle scatole analizzate si trovano alte quantità di zucchero e aromi di cui, in realtà, si potrebbe benissimo fare a meno. L’unica consolazione è data dal contenuto di fibre e proteine, che raggiunge buoni livelli in tutte le varianti di fagioli in lattina prese in esame.
Parole di Cindy D
Classe 1997, dopo la laurea in Scienze sociali per la globalizzazione ho iniziato a collaborare con diverse redazioni. Appassionata di scrittura da sempre, mi interessano soprattutto i temi sociali e di attualità.