Un acceso dibattito domina il campo dell’alimentazione: colazione dolce oppure salata? Finalmente i nutrizionisti fugano ogni dubbio.
In Italia è consuetudine prediligere la colazione dolce. La nostra tradizione non può fare a meno di brioches e cappuccino, ma anche di fette biscottate e marmellata. I nutrizionisti hanno acceso un importante dibattito su questo, soprattutto rispetto al considerevole apporto di zuccheri conseguenti al consumo degli alimenti preconfezionati. Prima di tutto, è doveroso ricordare che – ad ogni modo – una delle abitudini peggiori che si possono sviluppare risiede proprio nel saltare la colazione.
Concluso il digiuno delle ore notturne, il corpo ha bisogno di nutrienti per poter funzionare in maniera ottimale. Il metabolismo necessità di energia, sali minerali e sostanze necessarie affinché la resistenza perduri per l’intero ammontare delle ore diurne. Inoltre, un recente studio ha provato che, laddove un soggetto salti la colazione, diventa più propenso al cosiddetto “snacking” (“spizzicamento”), ovverosia la ricerca di merendine e spuntini nei lassi di tempo precedenti al pranzo oppure alla cena. Questo modus operandi influenza negativamente il controllo del peso.
Una volta ribadita l’importanza della colazione, urge sapere se sia possibile assumere alimenti dolci oppure salati. Come è risaputo, un pasto a base di zuccheri – soprattutto successivo alle 8-9 ore di digiuno notturno – provoca un improvviso picco glicemico, il quale porta il soggetto a ricercare comunque del cibo poco tempo dopo aver fatto colazione. È molto probabile che la brioches vi sazi sul momento e che poco dopo abbiate bisogno di mangiare nuovamente. Da questo si evince come la miglior colazione sia nientedimeno che quella salata, o meglio: quella equilibrata.
È consuetudine credere che la colazione salata implichi il consumo di uova, toast, prosciutto e simili. In realtà si tratta semplicemente di limitare gli zuccheri raffinati ed includere i tre macronutrienti fondamentali: carboidrati, proteine e grassi buoni. Questo si può tradurre, ad esempio, nello yogurt bianco intero abbinato alla frutta secca ed un pugno di cereali o pane integrale. Una seconda alternativa potrebbe essere una bella fetta di pane ai cereali, con un po’ di ricotta e miele, ancor meglio se aggiunti alla frutta di stagione.
Per gli amanti del salato si consiglia il salmone, le uova al tegamino (meno olio si utilizza e meglio è) oppure un bel toast con formaggio magro ed una seconda fonte di proteine. Per quanto concerne invece l’imprescindibile cappuccino, nessun problema: il latte rientra tra le fonti di proteine e quindi può essere consumato tranquillamente tutti i giorni, escludendo ovviamente l’aggiunta di zucchero raffinato.
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