I cibi piccanti rappresentano un pericolo per la salute? Tutto quello che c’è da sapere sugli effetti spesso sconosciuti di questi alimenti.
C’è chi ama mangiare piccante, alcuni prediligono i cibi che vivacizzano i piatti con un grado di piccantezza più o meno accentuato. In determinati Paesi del mondo si fa largo uso di spezie piccanti e la gastronomia ha un carattere particolarmente acceso.
Se molte persone sono culturalmente abituate ad un certo tipo di cucina dai sapori forti, ce ne sono anche altrettante che non gradiscono gli effetti degli alimenti piccanti e anzi, temono anche i loro effetti. Spesso si pensa infatti che il piccante sia dannoso per la salute o comunque difficile da digerire e che possa portare qualche seppur piccolo problemino.
Sembra che negli ultimi anni il cibo piccante abbia avuto un incremento e una diffusione molto ampia soprattutto tra i giovani. Una varietà di prodotti sempre più vasta presenta elementi di piccantezza e la domanda sugli aspetti negativi ed eventualmente positivi di questi elementi, si pone come una domanda sempre più importante.
Gli alimenti piccanti, si sa, producono un’immediata sensazione di bruciore al palato e in gola. A volte si avverte un pizzicore altre volte ci si sente la bocca in fiamme. Ciò è causato dalla stimolazione dei recettori del calore presenti nelle mucose della cavità orale e sulla pelle.
La capsaicina contenuta nei peperoncini, la piperina dei vari tipi di pepe, l’isotiocinato e l’isosolfocianato che si trova nella senape, nel wasabi, nei rapanelli e nel rafano sono tutte sostanze che possono avere effetti sia positivi che negativi. Sono vasodilatatori e quindi producono una sensazione di calore, motivo per cui in estate quando fa molto caldo dovrebbero essere evitati, per non aumentare il disagio ed avere conseguenze dannose anche sulla salute.
Sicuramente però aiutano nel processo di dimagrimento perché aumentano il metabolismo basale mediante l’attivazione del tessuto adiposo bruno. Questo è un tipo di grasso responsabile della produzione del calore e dissipa una grande quantità di energia. Gli alimenti piccanti possono irritare stomaco e intestino soprattutto se consumati in grande quantità o frequentemente. Un uso moderato invece non crea particolari problemi tranne in casi di soggetti sensibili e allergici a queste sostanze.
Anche per quanto riguarda l’aiuto nella perdita di peso, va detto che il consumo di questi cibi piccanti è da fare con moderazione. Tra gli aspetti benefici c’è anche quello che la piccantezza insaporisce in modo talmente forte che consente di ridurre la quantità di sale da mettere nelle pietanze. In alcuni casi inoltre la capsaicina presente nel peperoncino, ad esempio, ha contribuito ad alleviare la cefalea a grappolo risultando addirittura curativa. Si è dimostrata utile anche a livello cutaneo per intervenire nella sindrome post erpetica, una conseguenza dell’Herpes Zoster. Può curare pruriti cutanei, ma anche l’osteoartrite, e la neuropatia diabetica.
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