Mangeresti mai questo piatto di pasta? C'è gente a Milano che ha pagato oltre venti euro per farlo, idea geniale di uno chef

Questo strano piatto di pasta ha praticamente diviso Milano e tutta l’Italia, tra chi lo ritiene geniale e chi pensa sia pura follia. 

La cucina è un ambiente davvero complicato e complesso da inquadrare per bene, in cui infatti a farla da padrona è una delle cose più arbitrarie e soggettive che esistano: il gusto. Non tutti abbiamo lo stesso gusto, non tutti apprezziamo le stesse cose e non tutti daremmo allo stesso medesimo piatto, proveniente dalla stessa padella di pasta, lo stesso giudizio.

Magari qualcuno direbbe che la pasta è un po’ scotta, litigando con chi ritiene invece che un minuto in più non avrebbe fatto male. C’è chi apprezza le ricette belle gustose e che invece accuserebbe lo stesso piatto di essere troppo ricco. Poi c’è da discutere sul formato di pasta, sulla sapidità della ricetta ecc ecc.

Insomma, avendo come (fragile) fondamenta il gusto personale degli individui, è ovvio che la cucina si apra anche a piatti che fanno discutere i più e che dividono completamente un popolo, se non addirittura più popoli (la carbonara con la panna). Sta succedendo con questa strana pasta che potete assaggiare a Milano.

Come si prepara la pasta in bianco più costosa di sempre

Stiamo parlando della pasta in bianco dello chef Alberto Quadrio, che da settimane ormai fa parlare di se per la sua interpretazione personalissima e particolarissima su questo piatto povero e semplice della tradizione italiana. Lo ha infatti reinterpretato in un modo tutto suo, eliminando parecchi ingredienti e compensando con la tecnica e la conoscenza delle materie prime.

Ecco le scorze di Parmigiano Reggiano 36 mesi usate dallo chef per la sua pasta in bianco – Via Instagram @aq.albertoquadrio – Buttalapasta.it

Gli ingredienti de “La mia idea di pasta in bianco“, il nome originale della ricetta dello chef Quadrio, sono due. Non c’è burro, non c’è olio e non c’è panna.  Il primo è la pasta, dei fusilloni di altissima qualità scelti dallo chef. Il secondo è un particolare brodo di croste di parmigiano stagionato 36 mesi. La pasta viene proprio cotta in questo speciale brodo con le croste, con una tecnica ripresa dal passato della nostra cucina.

Quello che ha fatto discutere parecchio è il prezzo del piatto. Per una preparazione relativamente semplice e degli ingredienti relativamente poveri, infatti, lo chef chiede ai commensali del Portrait di Milano ben 26 euro. Una cifra davvero spropositata, che ha diviso gli italiani tra chi è convinto che il mercato deciderà se ne vale la pena o meno e chi ride amaramente, pensando che forse era meglio una pizza.