Ma quale frutta e verdura? E' questo il cibo della longevità: chi lo mangia vive 100 anni

signora anziana che festeggia il suo compleanno con una palla dorata in mano

Ma quale frutta e verdura? E' questo il cibo della longevità: chi lo mangia vive 100 anni/Buttalapasta.it

Se pensavi che per vivere fino a 100 anni fosse indispensabile mangiare tanta frutta e verdura, sbagliavi: gli ortaggi fanno benissimo ma, secondo gli esperti, il cibo della longevità è un altro.

Frutta e verdura sono alimenti indispensabili e preziosi e, sicuramente, al giorno d’oggi ne mangiamo troppo pochi. Gli ortaggi sono ricchissimi di vitamine, sali minerali, acqua e sostanze antiossidanti e anti infiammatorie: secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dovremmo mangiarne almeno 5 porzioni al giorno.

Che poi, a ben vedere, non è nemmeno così difficile: basterebbe mangiare una bella porzione di verdura sia a pranzo che a cena e una porzione di frutta a colazione, a metà mattina e a merenda invece dei soliti snack che bene di certo non fanno. Ma se il tuo obiettivo è vivere fino a 100 anni allora è un altro il cibo che dovresti consumare.

Ebbene sì: per quanto salutari, non sono gli ortaggi i cibi della longevità. Un nuovo studio ha messo in luce che c’è un cibo che nessuno di noi immaginerebbe, in grado di allungare di molto la vita e di migliorarne la qualità grazie ad una particolare sostanza che contiene. Di quale cibo si tratta? Un alimento assolutamente comune che possiamo trovare ovunque.

Vuoi vivere fino a 100 anni? Allora inizia a mangiare questo alimento

Niente bacche di goji o alghe o infusi strani: il cibo della longevità è 100% italiano ed è anche molto comune. Il punto è che nessuno di noi lo assocerebbe mai né alla salute né, men che meno, alla longevità. Eppure gli esperti assicurano che, nelle dosi giuste, può allungare la durata della vita e migliorare la salute.

formaggi

Vuoi vivere fino a 100 anni? Allora inizia a mangiare questo alimento/Buttalapasta.it

Quando parliamo di formaggi, si apre un dibattito che rischia di non finire più. Alcuni sostengono che facciano male sempre e in ogni caso in quanto acidificano il corpo e possono causare colesterolo. Altri, al contrario, sostengono che un paio di volte a settimana facciano bene soprattutto grazie al contenuto di Calcio.

Di sicuro alla maggior parte delle persone i formaggi piacciono. I nutrizionisti e i dietologi consigliano di prediligere formaggi magri come ricotta e fiocchi di latte che oltre ad avere pochissime calorie hanno anche un basso contenuto di grassi. Gli esperti, però, hanno riscontrato che nelle cosiddette “zone blu” del nostro Paese – zone in cui c’è un’alta percentuale di centenari – si consuma soprattutto un altro formaggio.

Di quale prelibatezza si tratta? Del pecorino! Questo formaggio viene prodotto in alcune zone della Sardegna e della Sicilia e si contraddistingue dagli altri prodotti caseari per la presenza di CLA, l’acido linoleico coniugato. Questa sostanza ha la capacità di contrastare le infiammazioni all’interno dell’organismo, rinforzare la muscolatura e, soprattutto, abbassa i livelli di grassi nel sangue.

Che fare allora, pecorino a volontà? Non proprio ma sicuramente, secondo i medici, mangiarlo in quantità moderate due o tre volte alla settimana al posto di carne o pesce o uova può essere una valida soluzione sempre, naturalmente, nel contesto di uno stile di vita sano e di una dieta equilibrata e completa di tutti i nutrienti essenziali.

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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