Di Samanta Airoldi | 1 Novembre 2024
La pelle del pollo è la parte preferita di molti ma tutti temiamo che faccia male alla salute. Sarà davvero così? Scopriamo la verità.
Mangiare la pelle croccante del pollo arrosto è un piccolo piacere della vita a cui, tuttavia, molti di noi, da anni hanno rinunciato per paura che questa parte dell’animale possa fare male alla salute. Senza contare che ci è sempre stato detto che si tratta della parte più calorica del pollo e che, dunque, andrebbe evitata anche per la linea.
La maggior parte di noi – tranne vegetariani e vegani che, ovviamente, non mangiano né il pollo né alcun tipo di carne – si è abituata a mangiare il pollo togliendo la pelle e privandosi, dunque, della parte più croccante e saporita per paura di compromettere salute e forma fisica.
Ma sarà davvero così? Davvero mangiare qualche volta la pelle del pollo può farci ingrassare e può essere dannoso per la salute? O sarà forse una paura basata più su fissazioni e dicerie che su dati oggettivi? Per sgomberare il campo da ogni dubbio, i nutrizionisti sono intervenuti per fare chiarezza.
Pelle del pollo: ecco come stanno le cose in realtà
Chi non ama la pelle del pollo? E’ la parte più croccante e gustosa dell’animale. Infatti mentre la carne del pollo è molto tenera e ha un sapore delicato, la pelle, per contrasto, è molto saporita ed è per questo che piace praticamente a tutti, soprattutto ai bambini. Molti però la evitano per paura che sia nociva per la salute e che faccia anche ingrassare. Ma sarà davvero così?
Il pollo fa parte delle carni bianche, esattamente come il tacchino. La carne del pollo è molto proteica, ha poche calorie e pochi grassi. Per questa ragione è consigliata a chi è a dieta, a chi soffre di colesterolo e a chi fa sport e vuole assumere tante proteine ma poche calorie. Ma che dire della pelle? Si può consumare o è meglio evitare?
E’ vero che mangiare la pelle fa assumere qualche caloria in più ma è altrettanto vero che nella pelle del pollo sono contenuti nutrienti preziosi e benefici per l’organismo. Infatti, a fronte di circa 50 calorie in più a porzione, nella pelle del pollo troviamo una sostanza importante: l’acido oleico. Quest’ultimo aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e, inoltre, svolge un’azione protettiva sul cuore.
L’unica situazione in cui la pelle del pollo va evitata assolutamente è quando è carbonizzata perché, in questo caso, può aver sviluppato sostanze cancerogene. L’importante, come sempre, è non esagerare. Il pollo andrebbe mangiato 2-3 volte alla settimana e non di più. Durante gli altri giorni, per variare le fonti proteiche, si possono mangiare il pesce, il tofu, il tempeh, i legumi, le uova, i formaggi magri.
Parole di Samanta Airoldi
Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.